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il ricordo

Tassone: «Democrazia a rischio, la lezione di De Gasperi è sempre più attuale»

Il segretario del Nuovo Cdu e volto storico della stagione democristiana come ogni anno rende omaggio allo statista e a don Sturzo

Pubblicato il: 19/08/2024 – 16:47
Tassone: «Democrazia a rischio, la lezione di De Gasperi è sempre più attuale»

CATANZARO «E’ un appuntamento che ogni anno è meno rituale e più attuale, vista la situazione di oggi nel Paese, la precarietà della democrazia, un disegno eversivo in atto. Le proposte di legge sul premierato o la legge sull’autonomia differenziata sono indizi veramente preoccupanti di un modo di essere, di gestire, di governare il Paese quantomeno in contrasto con quelli che sono i fondamenti e i principi della nostra democrazia, della nostra Repubblica. Si aggiunga che in tutto questo il Parlamento è un Parlamento debole, un Parlamento diroccato, un parlamento di nominati, destinato ad essere il consiglio della corona di un premier. Per questo l’attualità di De Gasperi vive nel cuore». Lo ha detto il segretario nazionale del Nuovo Cdu, Mario Tassone, con riferimento al ricordo di Alcide De Gasperi, oggi come da tradizione commemorato a Catanzaro dal partito con una santa messa dedicata anche a don Sturzo.

L’omaggio a De Gasperi

«De Gasperi – ha proseguito Tassone – è stato uno statista, con i principi, con i valori proprio del cristianesimo, che sono i valori della libertà, della democrazia, dei dritti, della giustizia, della centralità dell’uomo mentre oggi c’è più fede, non c’è più identità, ci sono approcci avventurieri legati semplicemente al contingente per soddisfare interessi particolari in un egoismo esasperante dove la visione d’insieme manca e la collettività manca. Il popolo ormai è stato disabituato, non è più avvezzo alla democrazia, alla partecipazione. E poi c’è qualcuno che parla ancora di portare i cattolici impegnati in politica in alcuni schemi, in alcune realtà. Parlo per esempio di qualche amico che propugna oggi la leadership alla Meloni anche dei democratici cristiani, di riferimento. Beh, ognuno ha la propria storia. Intanto non bisogna insultare quelli che hanno fatto la storia del paese, milioni di democratici cristiani che hanno creduto, che hanno patito, E bisogna anche rispettare la storia degli altri. come noi rispettiamo, ma ognuno con la propria storia. Se c’è una commistione, una confusione di storie, è la fine della democrazia, è la fine del dialogo, del confronto: è l’egemonia del partito unico. Se vogliamo questo, non c’è dubbio che il dato è veramente preoccupante. De Gasperi fu un uomo democratico, so si rifiutò quando ebbe la maggioranza assoluta di imporre la maggioranza e di fare con quella maggioranza del suo partito un governo. Aprì ai laici e aprendo ai laici aprì una prospettiva anche di dialogo che poi nel tempo ha portato all’allargamento della base democratica, con il coinvolgimento di altre forze e quindi al rafforzamento della democrazia e della libertà del nostro paese. Democrazia e libertà oggi sono compromesse. I diritti oggi sono compromessi, tutele non ci sono più: il Parlamento non ha nessun controllo. Questo – ha aggiunto il segretario del Nuovo Cdu – è uno stravolgimento, la Meloni riesce a non capirlo. Questo ovviamente è un gioco che offende, che sconvolge e che nuoce certamente alle prospettive in futuro. Per noi De Gasperi rappresenta anche una speranza, come Sturzo rappresenta una speranza, perché noi ricordiamo anche Sturzo, il fondatore del Partito Popolare, il fondatore della Democrazia cristiana: due giganti della storia che sono stati ovviamente perseguiti per le proprie idee».

Regione e Comune di Catanzaro

Un passaggio di Tassone sulla situazione politica alla Regione e al Comune di Catanzaro. «Alla Regione Occhiuto sta lavorando tra mille difficoltà. Sul Comune ci sono delle difficoltà. Ma nella regione e nel Comune c’è un riflusso, si sente assolutamente l’assenza della democrazia, Ci sono condizionamenti, ma non c’è un dibattito, non c’è un confronto. La democrazia vive anche con l’opposizione, anche perché molte volte l’opposizione fa immergere le difficoltà di chi governa, ma molte volte fa immergere anche i menti di chi governa. Quando non c’è questo dibattito ma tutto è diluito ed è uniformato, c’è un grigiore inaccettabile. I cittadini sono coinvolti sulla regione, le associazioni, nei comuni di Catanzaro c’è un coinvolgimento dei cittadini e c’è il dibattito del Consiglio comunale? Non ho sostenuto Fiorita, potrei liquidare semplicemente la questione dicendo che il Comune, il sindaco e l’amministrazione vanno male, ma – ha proseguito Tassone – sarebbe a mio avviso anche una smentita anche della mia storia e dei miei convincimenti. Se va male non c’è mai nessun responsabile individualmente, se va male è tutto un modo di essere, un clima che certamente non corrisponde a quella che è stata un’esperienza, che noi abbiamo coltivato, l’esperienza della libertà, del dibattito, del confronto anche vivace, quello che ovviamente abbiamo appreso nella Democrazia Cristiana, ma anche negli altri partiti, quando i partiti c’erano e non erano semplicemente delle tribù, con i capi tribù».

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