REGGIO CALABRIA L’infografica realizzata da Gea cristallizza i principali numeri del Ponte sullo Stretto di Messina che collegherà Calabria a Sicilia. Oggi, in diretta, sui social il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito che «Secondo la società Stretto di Messina, fra diretti e indiretti, il Ponte sullo Stretto creerà 120mila posti di lavoro» e «l’obiettivo rimane l’approvazione definitiva del progetto entro il 2024 con l’apertura dei cantieri entro il 2024». Sulla realizzazione del Ponte, il ministro è tornato a sottolineare la necessità dell’infrastruttura anche per azzerare i tempi di collegamento. Il riferimento è alle «4 ore di attesa» per imbarcarsi da Villa San Giovanni.
Tralasciando le polemiche e le posizioni agli antipodi del Governo rispetto al comitato “No Ponte”, ecco quali potrebbero essere i numeri legati alla realizzazione dell’imponente infrastruttura. Per quanto attiene le specifiche tecniche, la lunghezza complessiva sarà pari a 3.666 metri, 3.300 metri misurerà la campata centrale, 60,4 metri la larghezza dell’impalcato mentre 65 metri è l’altezza del canale navigabile centrale per il transito delle grandi navi. Saranno 44.323 i fili di acciaio per ogni cavo di sospensione. 399 metri l’altezza delle torri, 533mila metri cubi di blocchi di ancoraggio, mentre la lunghezza complessiva dei cavi è pari a circa 5.320 metri.
Mobilità e trasporti. Sei corsi stradali, tre per ciascun senso di marcia (2+1 emergenza). Due i binari ferroviari. La capacità di transito consentirà di ospitare circa 6.000 veicoli all’ora e 200 treni al giorno. Sei saranno le ore necessarie a raggiungere Palermo da Roma (prima erano necessarie 12 ore).
Sicurezza. C’è un capitolo che più di ogni altro alimenta roventi discussioni tra favorevoli e contrari al Ponte sullo Stretto: la sicurezza. L’infrastruttura reggerà ad un sisma fino a 7,5 di magnitudo (scala Richter). L’impalcato aereodinamico stabile resisterà a velocità del vento di oltre 300 km/h.
I costi e i tempi. Il progetto costerà 13,5 miliardi di euro, le opere complementari circa 1,1 miliardo di euro. L’inizio della costruzione è prevista entro il 2024, con il Ponte che sarà operativo il 2032. 300 le imprese coinvolte.
Benefici. L’impatto ambientale è un altro nodo particolarmente intricato. Si stima una diminuzione di 140.000 tonnellate di emissioni CO2 ogni anno. La costruzione del Ponte impatta anche sull’occupazione: 4.300 occupati all’anno con picchi di 7.000 lavoratori e 120mila nuovi posti di lavoro complessivi tra diretti e indotto. Infine l’impatto positivo anche sul Pil stimato in 2,9 miliardi di euro con un incremento annuo pari allo 0,17%. (f.b.)
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