CATANZARO «Mentre l’Unical ottiene nuovi riconoscimenti nelle graduatorie internazionali e riesce a diventare attrattiva anche per taluni luminari della medicina come la professoressa Franca Melfi (chirurgo toracico di fama mondiale) che insegnerà presso l’ateneo cosentino e opererà presso l’ospedale di Cosenza (pur senza avere alcun policlinico universitario), la nostra Università Umg continua a collezionare figuracce a livello planetario, rischiando seriamente di smantellare quanto con sacrificio costruito da tanti bravi professori e medici della stessa Umg». Lo afferma il consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico. «Prima – spiega Talerico – la messa in scena delle dimissioni di ben 12 professori quali componenti del Consiglio della Scuola di Medicina. Poi il ritiro delle dimissioni, senza accorgersi qualche professore che in quanto direttori dei dipartimenti erano membri di diritto della Scuola. A ciò si aggiunga che l’Umg è riuscita a perdere l’esclusività non solo per la Facoltà di Medicina, ma anche per tutti gli altri corsi attivi e che prima potevano essere seguiti soltanto presso l’università catanzarese (come scienze motorie et altri). Ma l’Umg non riesce neanche a farsi accreditare corsi che invece l’Unical ha attivato da tempo, come il corso di Scienze della formazione primaria. Anche la bufala che gli studenti di medicina presso la nuova Università di Crotone erano studenti a tutti gli effetti di Umg e non di Unical, conferma il disastro di questa gestione della Umg di Catanzaro tra rettori veri e rettori ombra». Secondo Talerico «a questo quadro assai desolante si aggiunge per l’Umg altre due questioni irrisolte. La prima riguarda l’ennesima proroga (la quarta, unica nella storia delle università italiane) del direttore generale della Umg (Dott. Sigilli), in carica dall’1 agosto 2012. E infine, mi chiedo se sia accettabile che dopo circa 18 mesi uno dei Dipartimenti più importanti della nostra Università, come quello di Giurisprudenza-Economia-Sociologia sia ancora senza il Segretario Amministrativo. Quindi ribadisco che diversamente da come taluni vogliono far passare, il mio non è un attacco contro l’Umg, bensì è una battaglia contro questa gestione baronale, oligarchica».
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