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Sinner è risultato positivo al doping, ma è ritenuto innocente

Il controllo ad aprile, per l’agenzia Itia si è trattato di «un’assunzione inconsapevole»

Pubblicato il: 20/08/2024 – 19:45
Sinner è risultato positivo al doping, ma è ritenuto innocente

Jannik Sinner è risultato positivo al doping lo scorso aprile, ma un’indagine indipendente dell’Itia, l’agenzia antidoping del tennis mondiale, lo ha scagionato, per una “assunzione inconsapevole”, dovuta a una sostanza usata dal suo fisioterapista. La sostanza riscontrata nel n.1 del tennis mondiale era un metabolita del Clostebol, uno steroide. Sinner non incorre in alcuna sanzione, e potrà proseguire la sua stagione. 
A dare notizia della vicenda doping che riguarda Jannik Sinner è lo stesso tennista azzurro, numero 1 al mondo, attraverso un comunicato del suo ufficio stampa. “Ad aprile Jannik Sinner è stato informato di essere risultato positivo a un metabolita della sostanza Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo)”, annuncia la nota. “A seguito di un’indagine approfondita ed estesa, Itia e Jannik hanno scoperto che la contaminazione involontaria di Clostebol è avvenuta attraverso il trattamento ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo istruttore di fitness ha acquistato un prodotto facilmente disponibile come prodotto da banco in qualsiasi farmacia italiana, che è stato dato allo stesso fisioterapista per un curare un taglio sulla sua mano: Jannik non ne sapeva nulla e il suo fisioterapista non sapeva di aver usato” su se stesso un prodotto contenente Clostebol.
“Il fisioterapista – prosegue la nota – ha poi ‘trattato’ Jannik senza guanti e ha avuto contatti con varie lesioni cutanee sul corpo” del tennista, causando una “contaminazione involontaria” per Sinner, che “ha collaborato pienamente con le indagini dell’ITIA fin dall’inizio”. L’International Tennis indipendent Agency “combatte le cattive condotte nello sport e soprattutto le pratiche di doping, le sue regole e i suoi procedimenti sono estremamente rigorosi. A seguito di un’indagine forense e di un’udienza indipendente, un tribunale indipendente ha deciso che Jannik è innocente, non ha colpa”.
“Tuttavia – prosegue la nota – data la natura di responsabilità oggettiva delle regole antidoping, Sinner ha accettato di perdere i punti conquistati nel torneo di Indian Wells, dove e’ stato effettuato il test”. Sinner, infatti, “riconosce l’importanza delle rigide regole antidoping dell’ITIA per la tutela dello sport che ama”. Nella nota, oltre alle parole del tennista azzurro, ci sono anche le dichiarazioni del suo avvocato, Jamie Singer. “Le regole antidoping devono essere rigorose per essere efficaci. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che, a volte, atleti del tutto innocenti ne rimangono coinvolti. Non c’è dubbio che Jannik sia innocente in questo caso. L’Itia non ha messo in discussione questo principio chiave. Tuttavia, secondo le norme sulla responsabilità oggettiva, Jannik è responsabile di tutto ciò che c’è nel suo ‘sistema’, anche quando ne è del tutto inconsapevole, come in questo caso eccezionale”. La questione, conclude la nota, “è ora chiusa”.
Sinner è stato sottoposto per due volte a test antidoping che hanno rilevato la positività a un metabolita del Clostebol, a distanza di 8 giorni l’uno dall’altro, fa sapere l’Itia in una nota nella quale si conferma quanto annunciato dal tennista italiano, specificando alcuni particolari. La decisione di un tribunale indipendente di giudicare innocente Sinner è stata presa il 15 agosto scorso, ed “è appellabile dalla Wada e dalla Nado”, ovvero dall’agenzia antidoping mondiale e da quella italiana. Sinner ha ‘patteggiato’ la perdita di montepremi e punti conquistati a Indian Wells.

Sinner: “Rispetto per l’antidoping, ora alle spalle periodo no”

“Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato”: così Jannik Sinner commenta la vicenda di positività al doping che lo ha coinvolto ad aprile, con un procedimento dell’agenzia antidoping del tennis che lo ha scagionato per ‘assunzione inconsapevole”. “Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell’Itia”, aggiunge il n.1 del tennis mondiale, sottolineando di avere “una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità” alle regole.

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