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Il “vaffa” di Grillo a Conte, volano gli stracci nel M5S

«Simbolo, nome e secondo mandato non negoziabili». La replica: «Nessuno decide, a ottobre la costituente»

Pubblicato il: 21/08/2024 – 8:08
Il “vaffa” di Grillo a Conte, volano gli stracci nel M5S

ROMA «Il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato», i «tre nostri pilastri non sono in nessun modo negoziabili, e non possono essere modificati a piacimento. Sono il cuore pulsante del MoVimento 5 Stelle, il nostro faro nella tempesta. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi, di chi ha lottato con noi, di chi ha visto nel MoVimento l’unica speranza di cambiamento reale».
Lo scrive sul proprio blog Beppe Grillo, definendosi «garante e custode dei valori fondamentali dell’azione politica» del M5s, e chiedendo ad «attivisti, portavoce e sostenitori» di «riflettere profondamente, di ascoltare la vostra coscienza. In questo momento cruciale non possiamo permetterci di smarrire la nostra rotta. Custodiamo e proteggiamo ciò che abbiamo costruito insieme. Il MoVimento – aggiunge – è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi».
«Ci troviamo a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall’inizio – scrive nel lungo messaggio intitolato “Il nostro DNA” –. Quando abbiamo fondato il MoVimento 5 Stelle, io e Gianroberto (Casaleggio, ndr), lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un’alternativa al sistema politico tradizionale. Il nostro viaggio è nato da un sogno condiviso, un sogno che ci ha portato a sfidare un sistema corrotto, a restituire voce ai cittadini e a provare a costruire un’Italia più giusta e trasparente».
Grillo ricorda che «nel 2013 un grido ci ha aperto la strada, ci ha spalancato quella porta che non riuscivamo a vedere. Dietro quella porta c’era un mondo nuovo, un territorio sconosciuto, del tutto diverso da come immaginavamo. Come ogni specie animale – aggiunge – ci siamo dovuti adattare, per sopravvivere, e con poca agilità abbiamo dovuto convivere con chi quei territori li abitava da tempo e non voleva essere disturbato. Durante tutto questo cammino, ci siamo sempre ancorati a tre pilastri imprescindibili: il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato».
«La regola del secondo mandato è un principio che ci distingue, che ci ha resi unici, che ci rende liberi dal potere e dalle sue tentazioni. È la garanzia che il MoVimento rimarrà sempre fedele al suo spirito originario: servire i cittadini e non il potere, con rappresentanti che portano avanti le idee e non le proprie ambizioni personali».

Conte a Grillo: «Nessuno decide su cosa si può deliberare. Assemblea costituente a fine ottobre»

All’assemblea costituente «potremo discutere di tutto, potremo rifondarci integralmente: anche il simbolo, la denominazione, le regole organizzative, quelle consolidate, potranno essere discusse. Perché non possiamo ammettere che quando a pronunciarsi sia la comunità degli iscritti, si debba decidere da parte di alcuni arbitrariamente e preventivamente di cosa si può discutere, su cosa si può deliberare». Lo afferma il leader del M5s Giuseppe Conte, in un video sui social dopo la presa di posizione di Beppe Grillo sui «pilastri non negoziabili» del Movimento, ossia «il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato».
«È la prima volta che un partito, una forza politica, in Italia e in Europa realizza questo esperimento di democrazia partecipativa e deliberativa. In questo processo non ci sono gerarchie, io stesso mi metto da parte, insieme ci mettiamo da parte con l’attuale gruppo dirigente: lasciamo che siate voi iscritti, simpatizzanti a indicarci soluzioni, e voi a votarle», sottolinea Conte.
Si terrà a fine ottobre l’assemblea costituente del M5s, spiega Conte. Il processo costituente è «una sfida che dobbiamo affrontare con coraggio». «Tutti voi, iscritti, simpatizzanti, siete invitati a formulare proposte, a suggerire obiettivi strategici, ai quali il Movimento 5 stelle deve dedicarsi negli anni a venire – spiega l’ex premier -. Una volta raccolte le vostre proposte, poi verrete invitati a definire un ordine di priorità, per individuare quelle ritenute più strategiche, più importanti. Dopodiché, inizierà la fase due, la fase del vero e proprio confronto deliberativo: 300 iscritti selezionati casualmente verranno invitati in più giornate a confrontarsi, a discutere, per trovare delle soluzioni con la logica del problem solving».
Conte spiega che «ci saranno anche in aggiunta tavoli riservati ai simpatizzanti non iscritti, che potranno anche loro esprimere commenti, e addirittura tavoli riservati ai giovani minorenni, dai 14 ai 17 anni. Perché vogliamo sentire anche la loro voce». «Dopo questo confronto deliberativo – spiega ancora Conte -, avremo un documento che sintetizzerà le varie proposte risolutive, e sarà portato nell’assemblea finale di fine ottobre, la vera e propria assemblea costituente: verranno illustrate le singole soluzioni, e verranno votate dagli iscritti».

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