COSENZA «Quanto accaduto al reparto di rianimazione ci spinge a chiedere subito l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza. È inutile polemizzare o strumentalizzare vicende che riguardano oggettivamente la vetustà di un edificio che ha 85 anni. Bisogna che tutti insieme si lavori per far nascere il nuovo policlinico nell’area universitaria, laddove cresce una facoltà di medicina che ha un grande futuro». Lo afferma Simona Loizzo, deputato della Lega. «Anche il sindaco di Cosenza – aggiunge la parlamentare – deve abbandonare questa funzione sterile e poco riformista lavorando invece, unitamente agli altri attori istituzionali, per comprendere che nell’ottica di un’unica, grande città, serve il nuovo ospedale e serve accelerare i tempi. Possiamo scegliere la strada della demagogia ma serve a poco. Serve, invece, non perdere più tempo nella programmazione e destinare da subito le risorse per il nuovo nosocomio. Rattoppare una struttura che all’epoca fu concepita secondo standard superati porterà sempre ad avere problemi. Sono disponibile per il mio ruolo istituzionale a lavorare in sinergia con Regione, comuni, università, per giungere all’obiettivo importante. Che deve essere motivo di condivisione politica da parte di tutti nell’interesse esclusivo dell’area urbana e del suo bisogno di salute», conclude Loizzo.
«Finalmente anche l’on. Loizzo c’è arrivata e sposa in pieno quanto il sindaco Franz Caruso dice da ormai tre anni: Cosenza e la sua vasta provincia hanno bisogno con urgenza di un nuovo ospedale HUB». E’ quanto afferma Ivan Commodaro, capogruppo consiliare del gruppo Franz Caruso Sindaco dopo la nota della deputata della Lega. «A convincere l’on. Loizzo – prosegue Commodaro – c’è stato bisogno dell’allagamento dell’Annunziata, ma non importa, meglio tardi che mai. Ora dalla deputata leghista ci aspettiamo che alle parole seguano atti concreti e conseguenti, atteso che sia al Governo del Paese che alla Regione Calabria è maggioranza la coalizione politica di centrodestra di cui è parte. E’ sicuramente facile, infatti, attribuire ad altri atteggiamenti demagoghi, evitando, per interessi di parte, di plaudire, invece, alla lungimiranza ed alla coerenza degli avversari politici e nello specifico a quella portata avanti dal sindaco Franz Caruso che da tempo sta invitando il governatore della Calabria a porre in essere quanto è nelle sue competenza per la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza. Un dato di fatto su cui, per l’importanza straordinaria che riveste la problematica inerente la sanità calabrese, non inseriamo una querelle politica e partitica, che a noi non interessa fare preferendo che si diano risposte serie alla comunità cosentina che da troppo tempo vive il disagio di un sistema sanitario inefficiente ed inefficace». «Auspico, pertanto – conclude Ivan Commodaro – che la dott.ssa Simona Loizzo metta in atto celermente quanto è nelle sue possibilità affinché si avviino le procedure per la costruzione del nuovo HUB. I finanziamenti ci sono e bisogna fare presto, anche perché l’Autonoma Differenziata, fortemente sostenuta e votata dall’On. Loizzo, se attuata rischia di aprire un ulteriore baratro emergenziale nella sanità calabrese e cosentina, da cui difficilmente si potrà uscire, condannando definitivamente i calabresi ed i cosentini a non avere garantito il sacrosanto diritto alla salute».
«Le immagini riguardanti l’allagamento del nuovo reparto di Rianimazione dell’Annunziata di Cosenza, inaugurato solo un paio di mesi fa, sono scoraggianti e ci restituiscono le dolorose condizioni della sanità nella nostra città e nella nostra terra». Lo afferma la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico. «Nonostante – dice Orrico – il presidente Occhiuto, che è anche commissario ad acta della sanità calabrese, continui a ripeterci che vada tutto bene i conti purtroppo non tornano. Tralasciando, infatti, i suoi proclami, ci troviamo ad affrontare una realtà assai critica in cui preoccupanti interrogativi sulle modalità di spesa dei soldi pubblici, in particolare sull’edilizia sanitaria, si affacciano prepotentemente. Ecco perché – prosegue l’esponente pentastellata – è mia intenzione presentare una interrogazione parlamentare al ministro della Sanità Schillaci per chiedergli di verificare come siano state, e come vengano, spese le risorse pubbliche rispetto i lavori di ristrutturazione dell’Annunziata. Tra l’altro è utile ricordare anche come, qualche mese fa, il governo Meloni sostenuto da Occhiuto, ha tagliato i fondi di perequazione destinati al sud, circa un miliardo e mezzo di euro, proprio per l’edilizia sanitaria oltre che per quella scolastica e le infrastrutture. Ad ogni modo – conclude Anna Laura Orrico – l’impressione è che, a queste latitudini, quando si parla di grandi opere e grandi progetti ci sia sempre poca serenità dettata, temo, non tanto dalla preoccupazione di risolvere le esigenze della comunità quanto ad assolvere interessi particolari».
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