Al Sud si pensa già al post Pnrr, pioggia di miliardi e grandi opere da realizzare

LAMEZIA TERME Non solo il Ponte sullo Stretto di Messina. A poco più di un mese dalla presentazione in Parlamento della Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza, Ercole Incalza sul Mattino stila un elenco delle possibili opere da realizzare per il «dopo Pnrr» per dare concretezza programmatica al triennio 2025 – 2027. L’interessante analisi tocca vari settori. Si parte dal contrasto alla siccità (ne abbiamo parlato qui) alle azioni di messa in sicurezza del territorio. Il rischio idrogeologico è concreto soprattutto in Calabria, «da anni la stima minima per dare un concreto segno di attenzione ad una simile emergenza è pari a 20 miliardi di euro nei prossimi dieci anni», sottolinea Incalza. Che poi sposta l’attenzione sulla mobilità e la viabilità. «In particolare gli interventi più urgenti riguardano: il completamento della Strada Statale 106 Jonica (in testa per incidentalità 14 morti in un anno) e ovviamente il progetto relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. Se si parla di mobilità, in Calabria il nodo è quello relativo all’alta velocità. Qualche settimana fa, sul Corriere della Calabria, Paride Leporace si chiedeva: “Al Sud, l’Alta Velocità dopo Salerno arriverà mai?”. L’impegno del Governo è rivolto al potenziamento della Battipaglia-Reggio Calabria e inoltre «occorre attrezzare la rete di un sistema digitale avanzato come l’European Rail Traffic Management System che migliora le prestazioni, aumenta l’affidabilità e aumenta la capacità della linea». Sugli aeroporti, invece, si stimano potenziali investimenti pari a 3 miliardi di euro, ma è evidente che questi ultimi siano legati allo sviluppo delle linee ferroviarie e viarie e al conseguente miglioramento dei collegamenti tra gli hub, il centro città e le periferie.

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