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Dalla Calabria uno studio innovativo sugli effetti della “Dieta della Longevità”

Il progetto parte dal comune reggino di Varapodio ed è condotto dal biologo e ricercatore Valter Longo

Pubblicato il: 22/08/2024 – 8:17
Dalla Calabria uno studio innovativo sugli effetti della “Dieta della Longevità”

Vivere più a lungo? Solo in Calabria, o quasi. Grazie a un contributo economico significativo ricevuto dal Comune di Varapodio, in provincia di Reggio Calabria, la Fondazione Valter Longo è pronta a lanciare, per la prima volta in Italia, uno studio innovativo sugli effetti della “Dieta della Longevità”, ideata dal celebre Professor Valter Longo. Questo studio mira a ridurre la massa grassa, migliorare la composizione e la funzione corporea, influenzando così positivamente l’età biologica e la salute generale della comunità partecipante.

Lo studio: un approccio nutrizionale rivoluzionario

Il progetto, della durata di sei mesi, prevede tre possibili percorsi per i partecipanti:
1. Dieta della Longevità: un’alimentazione ispirata ai centenari del Sud Italia, che include un ciclo di dieta mima-digiuno ogni tre mesi.
2. Dieta Mima-Digiuno: un protocollo alimentare di cinque giorni, ipocalorico e interamente vegetale, somministrato ogni tre mesi.
3. Consigli alimentari generali: basati sulle linee guida italiane o internazionali, con l’opzione di passare alla Dieta della Longevità dopo i primi sei mesi.
Condotto da Valter Longo, lo studio intende migliorare l’invecchiamento. Il noto biologo e ricercatore è famoso per i suoi studi nel campo della longevità e delle scienze nutrizionali. Nato a Genova, Italia, Longo è attualmente professore di Biogerontologia e direttore dell’Istituto sulla Longevità presso la University of Southern California (USC) a Los Angeles. Ha conseguito un dottorato di ricerca in biochimica presso la stessa università e ha dedicato gran parte della sua carriera a studiare i meccanismi dell’invecchiamento e come questi possano essere influenzati dall’alimentazione.
Longo è particolarmente conosciuto per aver sviluppato la “Dieta della Longevità,” un regime alimentare ispiratosi alle zone blu (aree del mondo note per l’elevata aspettativa di vita).

Che cos’è la “Dieta della Longevità”?

La Dieta della Longevità è un regime alimentare basato sulle abitudini alimentari dei centenari calabresi e di quelli delle aree del mondo in cui si registrano tassi di longevità superiori, che include prevalentemente alimenti di origine vegetale, come cereali, verdure, legumi e frutta a guscio, e un consumo moderato di pesce, principalmente di piccola taglia. Questo modello dietetico non solo valorizza la tradizione mediterranea, ma integra anche pratiche scientifiche avanzate, come il digiuno notturno di 12 ore e la dieta mima-digiuno periodica, per promuovere la longevità e minimizzare il rischio di malattie.

La “Dieta mima-digiuno”: rigenerazione cellulare e salute

Frutto di oltre vent’anni di ricerche, la dieta mima-digiuno è un protocollo nutrizionale che ha dimostrato di ridurre i fattori di rischio legati all’invecchiamento e a diverse malattie. I partecipanti seguiranno un ciclo di cinque giorni, con un apporto calorico controllato che mira a stimolare i processi di rigenerazione cellulare e a migliorare vari marcatori di salute.

Partecipazione e monitoraggio

Il monitoraggio dello studio sarà curato da biologi nutrizionisti specializzati nella dieta della longevità. I partecipanti volontari inizieranno con una visita nutrizionale e un prelievo di sangue per identificare eventuali fattori di rischio. Successivamente, saranno sottoposti a ulteriori visite nutrizionali e prelievi ematici nel corso dei sei mesi. Coloro che lo desiderano potranno continuare con due visite opzionali nei mesi a seguire.

Perché la Calabria?

La scelta del comune di Varapodio non è casuale. La Calabria continua a distinguersi per la longevità della sua popolazione, una caratteristica influenzata da vari fattori genetici e ambientali. Recenti studi e dati demografici evidenziano che l’età media nella regione è in costante aumento, passando da 45,2 anni nel 2020 a 45,5 anni nel 2023, con previsioni che indicano un ulteriore incremento fino a 51,9 anni entro il 2065. Attualmente, circa il 20,9% della popolazione calabrese è over 65, percentuale che potrebbe crescere fino al 36,3% nei prossimi decenni, un valore superiore alla media nazionale prevista.
Questo invecchiamento della popolazione è accompagnato da una crescente prevalenza di malattie neurodegenerative e croniche, specialmente tra gli anziani. La regione, essendo un “isolato genetico“, ha permesso di identificare specifiche mutazioni genetiche associate a queste malattie, come il morbo di Alzheimer, la demenza frontotemporale e altre condizioni neurologiche rare.
Questo rende la Calabria un importante laboratorio a cielo aperto per lo studio e la comprensione di queste patologie. Con questo studio, si cerca di recuperare e valorizzare un patrimonio nutrizionale che potrebbe aiutare a ripristinare la salute e la longevità nella regione.

Un’opportunità per vivere meglio e più a lungo

La partecipazione a questo studio rappresenta un’opportunità unica per i cittadini di Varapodio di contribuire a una ricerca che potrebbe rivoluzionare la comprensione della nutrizione e della longevità. Gli effetti positivi attesi dalla Dieta della Longevità, in combinazione con pratiche di digiuno periodico, potrebbero aprire nuove frontiere nella lotta contro l’invecchiamento e le malattie ad esso associate. Con il sostegno della Fondazione Valter Longo e l’impegno della comunità, Varapodio potrebbe diventare un modello per altre città italiane e non solo, nella promozione di uno stile di vita che abbraccia salute, benessere e longevità. (Adnkronos)

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