ROMA «Soluzioni concrete contro la violenza sugli operatori sanitari o sarà l’abbandono in massa del Servizio sanitario nazionale: «cambiamo l’organizzazione delle cure riqualifichiamo i presidi, rendiamo ospedali e presidi luoghi di cura sicuri, formiamo al rispetto le nuove generazioni. Oppure andiamo tutti via». E’ la provocazione del segretario dell’Anaao, Pierino di Silverio a commento delle ultime aggressioni al personale sanitario. «Dal Veneto alla Calabria (l’ultima aggressione all’ospedale di Crotone), dalla Liguria alla Puglia la spirale di violenza a danno degli operatori sanitari non si ferma, anche se per molti sembra diventata quasi notizia ordinaria, forse anche per qualche parte di società civile, ma non certo non per noi che quelle violenze le subiamo ormai quotidianamente», aggiunge. «Inasprimento delle pene, qualifica di pubblico ufficiale per i sanitari, controlli, posti di polizia, finanche soluzioni creative, niente arresta il vortice. L’opinione pubblica continua a vedere gli operatori sanitari come responsabili della difficoltà di accesso alle cure», continua Di Silverio motivando la provocazione. Nonostante tutto, conclude, «fino ad ora i medici e i dirigenti sanitari ci sono sempre stati pur nelle difficoltà. Ma non potrà essere così per sempre. I prossimi mesi ci vedranno impegnati anche su questo fronte per tutelare le colleghe e i colleghi e non ci fermeremo di fronte a vuote promesse e vuote parole», conclude Di Silverio.
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