COSENZA È stato dimesso e sta bene l’anziano di 85 anni che ha contratto il virus West Nile nel Cosentino. L’uomo è stato ricoverato per due settimane nel reparto di Malattie infettive dell’Annunziata a Cosenza a seguito di una meningoencefalite grave, causata dalla puntura di una zanzara. Il paziente si presentava in ospedale con elevati livelli viremici, insufficienza cardio-respiratoria e condizioni molto gravi; immediatamente è stato sottoposto alle terapie specifiche e fortunatamente ha superato il grave episodio. Alla visita di controllo, i medici hanno riscontrato che tutto procede per il meglio e la convalescenza a casa può proseguire in tranquillità.
L’area di residenza dell’anziano non è stata resa nota per evitare inutili allarmismi e non creare panico nella popolazione. L’Azienda sanitaria provinciale, allertata dal direttore dell’Uoc di Malattie Infettive, il dottore Mastroianni, ha prontamente avviato tutte le procedure di contenimento. «Al momento non c’è alcun rischio epidemiologico, stiamo monitorando la situazione è le specie che possono trasmettere il virus sono sotto controllo». A dirlo è Martino Rizzo, direttore dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. Intanto, è stata potenziata in provincia l’azione di disinfestazione, in accordo con i Comuni interessati. È comunque fondamentale adottare misure di prevenzione individuale come utilizzo di repellenti specifici, un abbigliamento coprente in caso di permanenza all’aperto nelle ore serali e notturne.
Chiamato anche febbre del Nilo, è stato isolato la prima volta nel 1937 in Uganda e in Italia dal 2008. Proviene dagli uccelli migratori, da essi passa alle zanzare e può essere trasmesso a uomini, cavalli e altri mammiferi come cani, gatti e conigli. Il contagio da uomo a uomo non è possibile. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’infezione è totalmente asintomatica. Nel 20 per cento circa dei casi si limita a un po’ di febbre, la cosiddetta ‘West Nile Fever’, e solo in rari casi evolve in patologie più gravi. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
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