CATANZARO “Il sindaco di Catanzaro è un fiume in piena quando si tratta di blaterare su questioni di rilevanza nazionale, ma è un fiume secco e arido se c’è da risolvere i problemi per cui i cittadini l’hanno votato. Adesso il reddito di cittadinanza, con richiami populistici e appelli al presidente Occhiuto e al presidente Mancuso, prima l’autonomia differenziata e prima ancora il premierato e altre questioni sempre di rilevanza extracomunale, come se Fiorita esercitasse non le funzioni di sindaco di una città che attraversa una delle condizioni peggiori della sua storia economica e sociale, ma quelle di parlamentare o di consigliere regionale”. Lo affermano i consiglieri comunali della Lega Concolino, Riccio, Costa e Laudadio. “Non è neppure il caso – proseguono Concolino, Riccio, Costa e Laudadio – di replicare nel merito del suo ultimo appello intriso di demagogia, essendo evidente che, allo stato dei fatti, una legge per il reddito di cittadinanza regionale non ha alcuna chance, anche perché è assodato che per contrastare povertà e disagio sociale, oltre ad un ottimo welfare e provvedimenti legislativi mirati, si ha bisogno, come stanno facendo Governo e Regione, di promuovere non comunicati stampa e proposte velleitarie ma sviluppo sostenibile e ricchezza generale. Tuttavia, siccome è prevedibile che il prof. Fiorita, essendo il suo progetto politico diventato un minestrone inguardabile, continuerà ad andare avanti alzando polveroni polemici, di sicuro per la città sarebbe meglio che si decidesse a fare scorrere i titoli di coda. Non è saggio, neppure per la sua stessa reputazione, pensare di distrarre l’attenzione dell’opinione pubblica sparando sciocchezze un giorno sì e l’altro pure. La città ha ben compreso che Fiorita ci ha provato a governarla, ma evidentemente non è cosa sua. E che forse alle sue inclinazioni meglio si attaglierebbe qualche altro status politico (nazionale o europeo), piuttosto che un compito per cui è richiesta una solida esperienza amministrativa, pragmatismo e concretezza operativa, inclusa la capacità di fare sintesi tra risorse disponibili e visione del futuro di una città che non può più essere presa in giro”.
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