CELICO Musica, intrattenimento e momenti di riflessione. Si è chiusa la 14esima edizione del Festival dell’Effimero di Celico. Il sindaco Matteo Francesco Lettieri ha tracciato un bilancio – decisamente positivo – sottolineando gli interventi innovativi di accessibilità, mobilità, rigenerazione urbana e sostenibilità ambientale portati avanti nel corso del governo dell’amministrazione del comune del Cosentino. Un’azione che ha favorito l’afflusso di turisti, visitatori e viaggiatori nella stagione estiva ancora in corso. Al tavolo dei relatori in un panel dedicato ai borghi ed al turismo, presenti oltre all’assessore regionale Gianluca Gallo anche il sindaco di Aiello Calabro, Luca Lepore; il sindaco di Rovito Giuseppe De Santis, il primo cittadino di Cleto Armando Bossio, l’omologo di Spezzano della Sila Salvatore Monaco e il consigliere comunale con delega al turismo di Celico, Stefano Bafaro.
«Il Festival dell’Effimero ha regalato musica con Michele Bravi e Ermal Meta, ma ha regalato anche momenti importanti di riflessione: una giornata dedicata alla legalità, al contrasto al fenomeno mafioso e un panel dedicato proprio ai comuni, alle opportunità di sviluppo e turismo. Sono stati cinque giorni davvero intensi ed emozionanti per Celico, il bilancio è assolutamente positivo», sottolinea Lettieri soddisfatto dell’arrivo di turisti da tutta Italia. «Al concerto di Michele Bravi hanno partecipato tanti fan arrivati dalla Lombardia, dall’Emilia Romagna, c’era una signora di Bologna e una di Torino. Gli alberghi, i B&B sono tutti pieni e quindi direi che l’obiettivo che concorda con il progetto e il finanziamento che abbiamo ricevuto da parte del Ministero del Turismo è stato pienamente raggiunto». Non solo musica. «Questo festival ha ospitato momenti di riflessione, come quelle dedicato all’educazione alla legalità mentre abbiamo deciso di chiudere la rassegna con una discussione dedicata al turismo nei piccoli borghi. I sindaci stanno investendo tanto, con alcuni colleghi abbiamo parlato della navigabilità del Lago Cecita ma anche di infrastrutture e finanziamenti». Un’azione sinergica, dunque, che potrebbe portare alla realizzazione di una offerta integrata e integrabile. «Il turismo è soltanto uno dei tasselli che possono essere azionati per far sì che i giovani investano in attività sul territorio senza dover andar via. Le opportunità ci sono, sta anche alla politica crearle. Dopo il Covid, molti ragazzi stanno cercando di rimanere, alcuni ritornano e quindi lo spopolamento può essere arginato», chiosa Lettieri.
Il primo cittadino di Rovito, Giuseppe De Santis ha sottolineato l’importanza della sinergia tra amministratori. «Stiamo affrontando lo spopolamento anche se il nostro non è un paese a vocazione turistica, ma abbiamo tre borghi molto belli e stiamo lavorando tantissimo. Non è facile, ci vuole del tempo». E’ una questione di idee o di danari? «I finanziamenti ci aiutano tantissimo però è anche una questione di idee e da questo punto di vista noi le idee le abbiamo e come me anche i colleghi presenti oggi a Celico. Spesso mi confronto con loro pensando ad iniziative concrete per mantenere vivi i borghi. Realizziamo insieme diversi progetti».
«Vivo un sogno ad occhi aperti». Armando Bossio, sindaco di Cleto non smette di sorridere quando nel corso del suo intervento ripercorre i progetti realizzati nel Comune dei due Castelli. Il «Borgo digitale» ha ospitato migliaia di visitatori in occasione del Cleto Festival. «Ha richiamato l’attenzione e la presenza di diverse persone da tutta la Calabria e non solo. Valorizzare, promuovere, riuscire a raccontare la Calabria, i borghi nascosti utilizzando il giusto linguaggio. E’ questa la chiave», suggerisce Bossio al Corriere della Calabria. Il sindaco aggiunge: «Una tra le prime cose che abbiamo fatto è proprio sintetizzare, raccogliere la nostra storia e affidarla ad un racconto più moderno e veloce. Siamo diventati Borgo Digitale proprio per questo. Abbiamo due castelli, sono aperti e visitabili tutti i giorni, gestiti con ragazzi del servizio civile». E per combattere lo spopolamento? «In questi anni abbiamo registrato dati importanti e stiamo invertendo la rotta. Negli ultimi 14 mesi abbiamo contato dalle 10 alle 12 coppie sotto i 40 anni che sono tornate a Cleto».
Il turismo di ritorno è una delle tante variabili del settore turistico, analizzate nel corso del panel organizzato a Celico. «La Calabria è composta per il 70% da piccoli comuni, il cuore pulsante della nostra regione, i cittadini servono per riattivare quei borghi che rappresentano la nostra identità», sottolinea il sindaco di Aiello Calabro Luca Lepore. Un altro giovane amministratore al servizio di una comunità calabrese. La chiave per tenere accesa la luce nel suo borgo è stata intercettare i turisti di ritorno. Il primo cittadino ha infatti stretto una sinergia con una corposa comunità di aiellesi residenti in Canada. «Si tratta di 4mila emigrati, tornati – per qualche tempo – ad Aiello».
La sinergia con altri sindaci del Cosentino è una delle chiavi per tentare di frenare l’abbandono dei borghi e il lento e inesorabile. La riscoperta delle lentezza del tempo che diventa guadagno del tempo, il coraggio di sperimentare l’occasione per rispondere con le idee ai pochi finanziamenti a disposizione, nuovi sguardi e visioni utili a riscrivere la narrazione della «Calabria più estrema», come la definisce il professore Domenico Cersosimo. L’assessore regionale Gianluca Gallo prende il microfono per sintetizzare ed approfondire gli argomenti di discussione al tavolo dei relatori. «Mi rivedo in voi – esordisce l’assessore – ormai 20 anni fa ho avuto la possibilità di guidare la comunità di Cassano allo Jonio ed avevo negli occhi la vostra stessa passione e la vostra determinazione». Per Gallo è fondamentale dar vita ad un «grande patto tra gli amministratori per favorire le politiche di sviluppo legate al territorio» ed ovviamente attivando la leva del turismo». «In questi giorni di agosto – aggiunge – ho approfittato per girare la Calabria, da Gerace alla Sila, ho trovato una regione cambiata grazie anche alla nuova narrazione offerta». Gallo cita l’investimento e la promozione sui canali Rai. «E’ stato lungimirante il presidente Occhiuto, oggi programmi come Camper, Linea Verde e Linea Blu dedicano intere puntate alla Calabria e questo è un fattore determinante». Ed ancora, i grandi eventi. «Tra pochi giorni daremo il via al Vinitaly in the City, abbiamo convinto Verona Fiere a venire in Calabria. E’ forse un azzardo realizzare un evento di questo tipo nel Parco Archeologico di Sibari ma è una sfida che vogliamo e dobbiamo cogliere. Abbiamo deciso di unire al vino, il racconto del territorio e la cultura». Infine, un riferimento alla destagionalizzazione. «Credo sia possibile vivere la Calabria 11 se non addirittura 12 mesi all’anno. Non è solo una questione di spopolamento ma anche di ripopolamento dei borghi. La strada è lunga, ma stiamo lavorando duramente». (redazione@corrierecal.it)
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