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L’estate sta finendo. Ma non dovevano partire i cantieri del Ponte sullo Stretto?

Il continuo slittamento di Salvini&co sul cronoprogramma della maxi-opera. Che per ora resta percorribile solo virtualmente, con visore ottico 3D

Pubblicato il: 25/08/2024 – 20:30
L’estate sta finendo. Ma non dovevano partire i cantieri del Ponte sullo Stretto?

Peccato che negli articoli nessuno abbia ancora sdoganato gli emoticon altrimenti qui ci stava benissimo la faccina che, dubbiosa, si tiene il mento tra pollice e indice. L’estate sta finendo e Righeira a parte, gli automobilisti incolonnati all’imbarcadero di Villa San Giovanni in questa prima domenica di controesodo ma anche qualcuno più riflessivo e ugualmente accaldato, sotto l’ombrellone, si sarà ricordato di quella promessa assertiva – si era poco più tardi di quattro mesi fa, metà aprile – che Matteo Salvini lanciò dalle colonne del Gazzettino: «L’obiettivo è partire con i lavori entro l’estate prossima».
Il ministro oggi preferisce battibeccare con Piero Pelù piuttosto che aggiornare gli italiani su eventuali novità, mentre la traversata dello Stretto resta virtuale, con un salto di qualità rispetto al più classico dei plastici, pure esposto allo stand ministeriale del Meeting di Rimini: all’evento di Comunione e Liberazione, Salvini ha infatti inforcato un visore ottico che gli ha restituito, beato lui, la simulazione immersiva e tridimensionale di un viaggio in auto lungo i tre chilometri di campata. Immancabile il selfie con cui aggiornare la telenovela dello Stretto.

Salvini al Meeting di Rimini

Sei mesi di annunci e rinvii

Appena un mese prima le previsioni erano ancora più ottimistiche (avvio della fase realizzativa entro l’estate 2024 e 2032 come «primo anno di piena operatività dell’opera»).
Ma già a fine maggio, nelle sue tappe calabresi, il numero uno del Carroccio era stato più evasivo e aveva glissato sul timing, che una volta si chiamava cronoprogramma, insomma sulle scadenze: rivendicando la centralità del Ponte nell’agenda politica del governo aveva attaccato Elly Schlein «che essendo svizzera non sa cosa significa impiegare ore e ore per attraversare lo Stretto. Parli coi calabresi e i siciliani che ne hanno le palle piene. Il ponte – aveva detto Salvini di passaggio da Cosenza – non è né di destra né di sinistra: è qualcosa che unisce».
In realtà prima delle ultime uscite salviniane a cadenza mensile, il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi intervenendo a fine febbraio al Forum in Masseria di Bruno Vespa   alle Terme di Saturnia era stato più realista sui tempi di realizzazione («pensiamo quest’anno di iniziare con cantieri dopo l’estate e nel 2030/32 opera finita») salvo poi essere scavalcato dal titolare del dicastero e leader del suo partito.
Formalmente ci sarebbe tempo fino al 21 settembre per la tanto attesa posa della prima pietra e l’accensione delle telecamere puntate h24 sui cantieri, nel frattempo non resta che attendere il prossimo annuncio. (euf)

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