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La Cei contro l’Autonomia: è scontro tra monsignor Savino e Zaia

Il vicepresidente Cei: «Un cavallo di Troia per creare due Italie». Il presidente veneto: «Lettura fuorviante»

Pubblicato il: 27/08/2024 – 21:07
La Cei contro l’Autonomia: è scontro tra monsignor Savino e Zaia

Piovono ancora critiche sulla riforma dell’autonomia. Dopo l’affondo di Forza Italia, la legge targata Lega viene bocciata senza appello dalla Conferenza Episcopale Italiana: “Il Sud ha capito che la riforma è un cavallo di Troia per creare due Italie: una prospera, l’altra abbandonata a se stessa”, il commento a Repubblica.it di Francesco Savino, vescovo di Cassano allo Ionio, vice di Zuppi nella Cei. Alla domanda se sia questo il motivo per cui il Meridione sta firmando in massa per il referendum, Savino ha risposto senza indugi: “Sì, perché ne percepisce il pericolo mortale”. “Non solo avremo tante Italie quante le Regioni, ma si rischia pure un Far West”. La posizione della Cei avversa alla riforma era già emersa qualche mese fa, all’indomani dell’approvazione del testo. Ma le parole del vescovo riaprono il dibattito: “Sono sorpreso e rammaricato dalla posizione espressa dal vicepresidente della Cei. Le dichiarazioni riportate appaiono basate su una lettura fuorviante e fortemente di parte”, ha dichiarato il presidente veneto Luca Zaia. Per Zaia quanto affermato dal prelato “non corrisponde al vero: non vi sarà alcun Far West”.

Polemiche nella maggioranza

La tensione è palpabile. E oltre i ricorsi delle regioni e la raccolta firme per il referendum, prosegue la polemica all’interno della maggioranza. Al freno e al monito di segretario di Fi Antonio Tajani, a rispondere oggi è chi ha dato nome alla legge. “Ho letto Tajani con attenzione. E la mia priorità è appunto quella di fare i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) il prima possibile: i primi arriveranno entro l’anno”, ha spiegato il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli. L’affondo del leghista è arrivato quindi contro il referendum delle opposizioni: “non me ne frega niente. Io temo che, qualunque sia il risultato, la frattura del Paese ce l’avrai”, ha detto affermando che “diventerebbe automaticamente il referendum del Sud contro il Nord”. Parole che hanno scatenato l’ira dell’opposizione, da Italia Viva al Pd, da Azione a Più Europa, fino ai 5s: i partiti hanno parlato di intervista “grottesca” contro il referendum. “Calderoli divide il Paese non il referendum”, il commento del capogruppo alla Camera di Italia Viva Davide Faraone. Lo scontro arriva anche dall’altro lato della barricata, con il botta e risposta tra azzurri e leghisti. Anche la Lega si sta “rendendo conto che serve moderazione. Infatti oggi il capogruppo al Senato Romeo frena sull’autonomia”, ha detto Raffaelle Nevi, portavoce di Forza Italia. “Frenata? Mi viene da sorridere”, il commento sarcastico del capogruppo in Senato Massimiliano Romeo. “L’autonomia deve partire subito”, ha replicato Romeo. Stessa linea del governatore Attilio Fontana: “Quello che sta sostenendo Forza Italia con la questione dei Lep” è “un problema che andrà affrontato e superato, ma in un secondo momento”. (ANSA)

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