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Mail e foto diffamatorie: nel mirino il sindaco che a Buccinasco combatte la ‘ndrangheta

Rino Pruiti ha già sporto querela. «Si è superato il limite». In passato anche minacce dalla criminalità e il braccio di ferro con Papalia

Pubblicato il: 28/08/2024 – 15:55
Mail e foto diffamatorie: nel mirino il sindaco che a Buccinasco combatte la ‘ndrangheta

Una mail con foto artefatte e contenuti che offendono la sua persona, inviata da un indirizzo di posta elettronica cifrata, anonimo, ad associazioni, consiglieri comunali, assessori, cittadini. È quanto avvenuto al sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti. Il primo cittadino ha già reso noto di aver sporto querela.
«Da sette anni – dichiara Rino Pruiti – ho l’onore di servire Buccinasco come sindaco. Oltre alle numerose soddisfazioni, ho dovuto affrontare anche tanto odio e calunnie. Mi hanno accusato di avere interessi illegittimi, non conto le volte in cui i manifesti sono stati imbrattati o strappati, sono stato indagato per denunce penali anonime che, ovviamente, non hanno trovato riscontro nelle indagini. La mafia stessa mi ha minacciato e ho sempre considerato l’odio proveniente da quel mondo come una medaglia da appuntare nel petto. Ora però si è superato ogni limite, con lettere anonime e mail che infangano la mia persona. Non resterò in silenzio di fronte ai vigliacchi che cercano di danneggiare la mia reputazione».  

La figura

Il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti è stato eletto la prima volta nel 2017, vincendo il ballottaggio sostenuto da Pd e Noi di Buccinasco. Nel 2022, poi, è stato rieletto con il quasi 60 per cento delle preferenza al primo turno, sostenuto anche da I Riformisti Lavoriamo per Buccinasco ed Europa Verde – Sinistra Italiana. Il primo cittadino è noto soprattutto per la sua “battaglia” contro la presenza della criminalità organizzata a Buccinasco e per il braccio di ferro con Rocco Papalia, uscito dal carcere dopo aver scontato una pena di 25 anni di carcere perché considerato elemento di spicco dell’omonima cosca che opera nella cittadina del Milanese. All’epoca contro il Comune, Rocco Papalia – originario come la sua famiglia di Platì – ha intentato una causa per l’uso esclusivo del cortile della palazzina in cui è tornato a vivere. Parte della quale gli è stata confiscata. Si tratta di due appartamenti, una taverna e un box che il Comune ha affidato ad un centro per minori.



Al “Corriere della Calabria”, nel 2021, il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti aveva spiegato: «Lo dico sempre, a volte deludendo la platea: non ci sono eroi, non ci sono persone particolarmente capaci, ma solo chi fa una cosa banale svolgendo il proprio dovere. Si diventa “sindaci antimafia” ma dovrebbe essere una cosa scontata. Due poteri sullo stesso territorio o si mettono d’accordo o si fanno la guerra. Evidentemente noi vogliamo fare la guerra. Sembra un discorso semplice, ma è un po’ la chiave di tutto».

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