REGGIO CALABRIA Il Tribunale di Reggio Calabria, decidendo sulla richiesta di convalida dell’arresto e di applicazione della misura cautelare a carico di G.A., 61 anni, residente a Sinopoli, tratto in arresto nella giornata di ieri e tradotto in giudizio con il rito direttissimo per il reato di resistenza a pubblico ufficiale commesso nei confronti dei Carabinieri intervenuti presso il Gom di Reggio Calabria su richiesta del personale medico che era stato precedente aggredito, ha convalidato l’arresto eseguito dalle Forze dell’Ordine, ritenendo sussistenti i presupposti di legge. All’esito dell’interrogatorio dell’imputato e in accoglimento delle richieste formulate dal difensore, l’avvocato Giuseppe Alvaro del Foro di Palmi, il Tribunale ha respinto la richiesta di applicazione degli arresti domiciliari a suo carico.
La difesa, in particolare, ha evidenziato «l’insussistenza delle esigenze cautelari avuto riguardo all’assoluta occasionalità della condotta, ingenerata da uno stato di forte agitazione dovuta ai lunghi tempi di attesa e alle precarie condizioni fisiche del paziente, circostanze che, sebbene non idonee a giustificare e rendere legittima la condotta, consentivano tuttavia di ritenerla occasionale e legata alle contingenze di fatto. Il Tribunale reggino, – fa sapere il legale – condividendo le argomentazioni difensive, tenuto anche conto che nel caso di condanna potrà essere concessa la sospensione condizionale della pena in ragione dello stato di incensuratezza dell’imputato e dell’assenza di elementi di pericolosità sociale, ha rigettato la richiesta di applicazione della misura cautelare». L’avvocato Giuseppe Alvaro ha, infine, anticipato che «il procedimento, che proseguirà in stato di libertà dell’imputato, sarà definito con richiesta di rito alternativo a quello ordinario».
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x