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Tecnologie strategiche: la Calabria mette sul tavolo oltre 330 milioni di euro

Sono oltre 150 le imprese potenzialmente afferenti ai domini di riferimento della piattaforma Europea

Pubblicato il: 29/08/2024 – 18:39
di Fabio Benincasa
Tecnologie strategiche: la Calabria mette sul tavolo oltre 330 milioni di euro

ROMA Il Parlamento Europeo ha adottato, con 385 voti favorevoli, 85 contrari e 151 astensioni, l’istituzione dello Step (acronimo inglese di Strategic Technologies for Europe Platform), inteso a promuovere le tecnologie strategiche critiche attraverso il sostegno finanziario, il “marchio di sovranità” e il “portale della sovranità”. In buona sostanza, lo Step mira a integrare in maniera più efficace diversi programmi e fondi dell’Unione Europea.
Oltre 3 miliardi di euro cambiano destinazione e finanzieranno i progetti legati alle tecnologie digitali, tecnologie pulite, biotecnologie. Come scrive Carmine Fotina su “Il Sole 24 Ore“, la Commissione ha «fissato anche un target orientativo di riprogrammazione della politica di coesione 2021-27, ovvero un tetto del 20% alle risorse Fesr (corrispondenti a circa 5,3 miliardi di euro per le risorse assegnate all’Italia) mentre non ha comunicato un limite per i fondi Fse+ e Just transition». Il quotidiano economico sottolinea come gli Stati membri che reindirizzano le risorse in questa direzione sono premiati con un sigillo Step. Che può sintetizzarsi in una sorta di marchio di qualità. Secondo Fotina, i «veri vantaggi sono due elementi di flessibilità utili nella gestione dei fondi di coesione: ammissibilità ai programmi anche per le grandi imprese, tasso massimo di cofinanziamento Ue fino al 100%; pre-finanziamento una tantum aggiuntivo; possibilità di evitare la revisione intermedia sull’uso dei fondi». Insomma, un plus decisamente positivo e utile ad orientare risorse e investimenti. La Regione Calabria «ha intenzione di mettere sul tavolo circa 333 milioni tra Fesr e Fse+, la Puglia 569 milioni, la Campania 581 milioni». Le tre regioni – Calabria compresa – hanno deciso di finanziare tutte e tre le tecnologie Step.

Il contesto economico calabrese e gli interventi

Nel documento allegato alla proposta di modifica del Programma dedicato alla “istituzione della piattaforma per le tecnologie strategiche per l’Europa (“STEP”), la Regione analizza il contesto economico regionale. Che si presenta estremamente «variegato e composito». Sono stati indagati i settori e i segmenti produttivi di eccellenza che potrebbero rappresentare un’opportunità per gli obiettivi Step. Il sistema produttivo calabrese, sulla base dei dati economici 2022 (fonte Istat 2024), presenta un’articolazione delle attività produttive in ambiti prevalentemente tradizionali che vedono: l’80% del valore aggiunto generato dalle attività di servizi, con all’interno una preponderanza delle attività commerciali; il 14,6% generato dall’industria, il 5,1% generato dall’agricoltura. I dati sull’occupazione si muovono in maniera lineare rispetto alla produttività dei diversi settori. Gli occupati (598.000 unità nel 2022), sono impiegati per il 75% servizi, per il 14% nell’industria e il 12% nell’agricoltura.

I macrosettori e le eccellenze

L’analisi dei macrosettori dei Servizi e della Manifattura, restituiscono un dato che conferma la preponderanza di attività produttive più tradizionali. Tuttavia, occorre sottolineare la presenza di fenomeni di eccellenza nel settore manufatturiero, nei settori della produzione alimentare e della meccanica, fatto di imprese regionali, ma anche nazionali e multinazionali all’avanguardia nell’innovazione tecnologia di prodotti e processi produttivi. Ad esempio, nel macrosettore dei servizi, si registra un numero elevato di piccole e medie imprese di eccellenza e da alcune multinazionali che hanno stabilito i propri centri di competenza sul territorio regionale, e trovano spazi di aggregazione ed innovazione attorno alle università regionali che rappresentano un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Un dato che conforta la posizione di primo piano assunta dalla Calabria che si colloca, in ottima posizione in Italia per investimenti in sostenibilità ambientale delle imprese e per utilizzo di energia rinnovabile da parte del settore produttivo.

L’azione e le imprese: i punti convergenti con Step

Quali sono le imprese calabresi il cui ambito di intervento è potenzialmente coerente con i settori tecnologici della piattaforma Step? Questa la domanda che ha suggerito una approfondita analisi della Regione che ha acquisito i dati sulle imprese calabresi presenti nella banca dati Aida, effettuato uno scraping dei siti web raggiungibili e memorizzazione del corpus testuale, individuato le imprese che operano in settori coerenti con Step attraverso dizionari controllati e tecniche di Intelligenza artificiale applicati sul corpus testuale contenuto sui siti delle imprese. Sono 159 le imprese individuate come potenzialmente afferenti ai domini di riferimento della piattaforma STEP, pari al 29,9% dei siti web di aziende ICT e startup innovative oggetto di scraping. Di queste, 119 sono relative alle tecnologie digitali, 38 alle tecnologie pulite e 13 alle biotecnologie. Altri dati. Con riferimento alle tecnologie digitali, oltre la metà delle imprese selezionate è localizzata nella provincia di Cosenza, poco più di un quinto a Catanzaro e circa il 15% a Reggio Calabria. Le province di Crotone e Vibo Valentia ospitano rispettivamente 8 e 4 aziende. (f.benincasa@corrierecal.it)

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