CATANZARO Tutto pronto ormai per “Vinitaly and the City – Calabria in wine” di scena al Parco Archeologico di Sibari dal 30 agosto all’1 settembre e, fatto eccezionale, per la prima volta fuori dalle mura di Verona per far tappa in Calabria. Con un certo orgoglio questa mattina il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha preso parte alla presentazione dell’evento in conferenza stampa.
«Sono molto orgoglioso del lavoro svolto all’assessore Gallo perché ne parlammo a Verona, al Vinitaly, e siamo riusciti a fare in modo che questa idea diventasse realtà», ha sottolineato ai microfoni del Corriere della Calabria proprio il governatore regionale. Perché, sempre secondo Occhiuto, si tratta di «un’occasione importante che segnala la Calabria come una regione all’avanguardia per la qualità delle sue cantine per il lavoro svolto dall’assessorato all’Agricoltura, ma è un’occasione straordinaria anche per far conoscere i tesori della Calabria». Secondo Occhiuto il Vinitaly in Calabria, a Sibari, «dimostra che c’è l’intento di promuovere il territorio. D’altra parte, i vini sono un veicolo straordinario di promozione territoriale. Molte cantine sono il veicolo per far conoscere il luogo dove queste sono ubicate. Quindi c’è una stretta connessione tra i vini e il territorio». «A noi piace che questa iniziativa si svolga proprio nel Parco archeologico di Sibari che rappresenta un tesoro forse troppo poco considerato persino dai calabresi negli anni passati».
Di «un grande desiderio realizzato» ha parlato, invece, l’assessore regionale alle politiche agricole Gianluca Gallo, ringraziando «i tanti che si sono impegnati e stanno ancora lavorando alacremente per la buona riuscita di una manifestazione che consideriamo l’evento per noi dell’estate nel settore agroalimentare e dello gastronomico». Un evento importante perché «per la prima volta, Vinitaly esce da Verona e decide di venire in Calabria che non sempre è stata terra di primati ma, spesso, terra da ultimo posto. Questa volta siamo i primi e devo dire che anche gli organizzatori sono rimasti meravigliati e stupefatti da una Calabria performante e capace di organizzare queste manifestazioni».
Gallo ha poi parlato di orgoglio, consapevolezza e ambizione della qualità, «ed è quello che stiamo cercando di dimostrare ai calabresi, alle aziende e al settore vinicolo calabrese che sosteniamo con grande determinazione nella sua complessità senza primi o ultimi, e lo vogliamo dimostrare al di fuori di una Calabria che, in questi anni, ha cambiato passo grazie alla volontà del presidente Occhiuto». (redazione@corrierecal.it)
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