COSENZA Dopo il primo caso di Febbre West Nile in provincia di Cosenza, c’è anche il primo decesso. Si tratta di un anziano di 89 anni, residente nell’entroterra cosentino, ricoverato il 24 e morto lo scorso 27 agosto, la cui abitazione sarebbe situata nei pressi di una stalla.
Secondo le informazioni raccolte, ci sarebbero altri casi di infezione ma si tratta di soggetti asintomatici e quindi senza necessità di ricovero in ospedale. In ogni caso l’Asp di Cosenza sta monitorando la situazione con estrema attenzione.
Chiamato anche febbre del Nilo, è stato isolato la prima volta nel 1937 in Uganda e in Italia dal 2008. Proviene dagli uccelli migratori, da essi passa alle zanzare e può essere trasmesso a uomini, cavalli e altri mammiferi come cani, gatti e conigli. Il contagio da uomo a uomo non è possibile. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’infezione è totalmente asintomatica. Nel 20 per cento circa dei casi si limita a un po’ di febbre, la cosiddetta ‘West Nile Fever’, e solo in rari casi evolve in patologie più gravi. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra 2 e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario.
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x