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Consiglio regionale, si riparte: il primo “dossier” è il rinnovo delle Commissioni

Il “rientro” suggellato nella prossima Conferenza dei capigruppo. Per la maggioranza il “nodo” delle presidenze e le soluzioni per trovare la quadra

Pubblicato il: 01/09/2024 – 10:34
Consiglio regionale, si riparte: il primo “dossier” è il rinnovo delle Commissioni

REGGIO CALABRIA La politica calabrese si prepara a riaccendere i motori dopo la tradizionale pausa di Ferragosto. Nei prossimi giorni dovrebbe tenersi il primo appuntamento di quella che si può definire la fase 2 della legislatura in Consiglio regionale, la Conferenza dei capigruppo, su convocazione del presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso. Diversi i dossier rimasti in sospeso al momento dello stop estivo e ora da riprendere, tra questi sicuramente preminente è il rinnovo delle Commissioni del Consiglio regionale e delle relative presidenze. Un “nodo” politico da sbrogliare, per la maggioranza di centrodestra, alle prese con i nuovi rapporti di forza nati dall’esito delle elezioni amministrative ed europee e dal varo, da parte del governatore Roberto Occhiuto, di una nuova Giunta frutto di un “rimpastino” che politicamente ha detto qualcosa, al di là delle parole di bon ton tra gli alleati che sanno tanto di circostanza: anzitutto, il rinnovato e rafforzato asse tra Occhiuto e Forza Italia con Fratelli d’Italia – aspetto che sarebbe stato plasticamente esemplificato anche dall’incontro di Occhiuto con la premier Giorgia Meloni –  e quindi un ruolo più marginale per la Lega, che con Forza Italia e con lo stesso Occhiuto ha spesso incrociato le armi sul filo della tensione soprattutto sul tema dell’autonomia differenziata.

I temi alla  ripresa dell’attività

Alla ripresa sul piano degli assetti è proprio questo secondo gli analisti il tema da verificare sul campo: i rapporti tra Forza Italia e Lega. Un tema che proprio il rinnovo delle Commissioni ripropone in tutta la sua portata. Allo stato infatti la Lega può vantare quattro presidenze a fronte di sei consiglieri regionali, mentre Forza Italia vanta una sola presidenza a fronte di sette consiglieri regionali. Una sproporzione abbastanza evidente, e Forza Italia l’avrebbe già “segnalata”. Alla fine comunque una mediazione potrebbe arrivare sull’assunto per cui gli azzurri avendo in Giunta un peso predominante potrebbero anche accettare che per quanto riguarda le Commissioni tutto resti com’è. Secondo fonti accreditate questo sarebbe l’approdo più probabile, tra l’altro “caldeggiato” a quanto sembra anche dallo stesso Mancuso. Ma potrebbe anche esserci qualche cambiamento, e nelle ultime ore sotto questo aspetto circola l’indiscrezione per cui Forza Italia, che deve “piazzare” uno tra Domenico Giannetta e  Antonello Talerico (soprattutto il primo ha da tempo un credito con il suo partito) alla fine potrebbe avere la presidenza della Vigilanza, che dunque tornerebbe nella disponibilità della maggioranza con uno “strappo” alla grammatica istituzionale che peraltro non sarebbe un inedito (in genere – si ricorderà – la Vigilanza viene riservata all’opposizione). Si vedrà come andrà a fine, certo non si possono affatto escludere focolai di tensione, non solo tra centrodestra e centrosinistra ma anche all’interno dello stesso centrodestra. La Conferenza dei capigruppo del “rientro” avrà come ordine del giorno proprio il rinnovo delle Commissioni, che si svolgerà poi all’interno degli organismi consiliari e non passerà dall’aula: presumibile che le Commissioni vengano convocate per la bisogna subito dopo la Conferenza dei capigruppo oppure agli inizi della prossima settimana.

L’agenda dei provvedimenti

Ma al di là del tema delle Commissioni l’agenda della politica calabrese è destinata prima o poi ad arricchirsi anche sul piano dei contenuti. La maggioranza di centrodestra ha “nel mirino” la nascita di due enti di sottogoverno della Regione, la “ReDigit” Spa, la società digitale, e l’Agenzia per l’energia: la prima è già approdata in aula ma non è passata perché mancava la maggioranza qualificata. Uno step che probabilmente sarà consumato nel prossimo Consiglio regionale. Resta poi sul tavolo il “totem” dell’autonomia differenziata: la proposta di referendum abrogativo presentata dal centrosinistra è stata “sbattuta” in prima Commissione, dove verosimilmente non avrà vita lunga, ma certo l’opposizione non demorderà e proverà a forzare la mano a un centrodestra nel quale non mancano i dubbiosi – a partire dal governatore Occhiuto – ma che finora è riuscito a evitare problemi interni. (a. c.)

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