Il teatro e la scala mobile: i “misteri” di Vibo che attendono ancora una soluzione

VIBO VALENTIA Il teatro, la piscina, l’eterna scala che non finisce mai. Sono i tre grandi “scogli” con cui dovrà vedersela nei prossimi mesi l’amministrazione di Enzo Romeo a Vibo Valentia. Ormai trascorsa l’estate, la nuova Giunta, la prima di centrosinistra dal 2010, inizierà ad entrare nel merito delle grandi incompiute degli ultimi anni. A partire proprio dal teatro, su cui in campagna elettorale le opposizioni della sindaca uscente Limardo hanno spinto molto. Adesso il caso passa nelle loro mani, con una serie di intricati cavilli burocratici da risolvere prima della definitiva (e reale) apertura.

Il “pasticcio” teatro

Priorità, dunque, al “pasticcio” teatro. Inaugurato in pompa magna il 30 dicembre scorso, con una conferenza stampa costata oltre 5 mila euro alle casse del Comune di Vibo, da allora il nuovo teatro vibonese ha ospitato un solo spettacolo: quello del duo comico Ale&Franz del 14 febbraio. La “prima” e anche l’ultima al teatro di Moderata Durant, che da allora ha chiuso le porte senza più riaprirle. Problemi di autorizzazioni e sicurezza, come emerso più tardi. Mancava, soprattutto, qualche documento di via da parte dei Vigili del Fuoco. Nessuna comunicazione ufficiale pervenuta dall’amministrazione passata e recente, nessun “aggiornamento” sulla questione autorizzazioni. Nel frattempo, a guardare il teatro dall’esterno sembra che il tempo si sia fermato a quella sera del 14 febbraio, con tanto di locandina del duo comico ancora all’entrata quasi come “cimelio” di un evento storico. Fatta eccezione per due aspetti: l’erba che ciclicamente avvolge lo spiazzo antistante la struttura (dopo settimane di degrado, il taglio è avvenuto solo in questi giorni) e l’accordo gratuito con i Parioli di Roma, “saltato” in seguito al caos autorizzazioni e, soprattutto, da capire se recuperabile.

Fiducia per la piscina: appaltati i lavori

Passi in avanti, invece, per la piscina comunale di Vibo. In questo caso, rispetto al teatro, ancora lontana è l’inaugurazione, ma i lavori per la ristrutturazione sarebbero imminenti con l’appalto che è stato affidato due settimane fa. Il deputato forzista Giuseppe Mangialavori, l’artefice del finanziamento da 1,4 milioni per la ristrutturazione, ha invitato la nuova Giunta a seguire con attenzione il cronoprogramma dei lavori per «condurre a conclusione l’iter dei lavori senza intoppo alcuno. Perché adesso non ci sono scuse». Una frase da cui è scaturito il botta e risposta con l’assessore Stefano Soriano, che da capogruppo Pd all’opposizione aveva spesso chiesto lumi all’amministrazione Limardo sulla questione piscina. «Voglio tranquillizzarlo in quanto a differenza del passato, non lasceremo nulla di incompiuto e vigileremo costantemente affinché i progetti siano eseguiti nel tempo previsto».

L’eterna scala mobile

Riguardo i progetti incompiuti, sul gradino più alto del podio resta la scala mobile che dal terminal collega verso il centro città. Un’opera che sarebbe indispensabile data la vicinanza con il liceo scientifico Berto e il liceo Vito Capialbi, i due istituti che muovono più studenti in città. Un’opera ancor più indispensabile se si considera il “mistero” del marciapiede interrotto che dal liceo scientifico porta alla piazza principale della città. Poche centinaia di metri con il percorso verso il centro che si interrompe alla galleria, poi gli studenti sono “costretti” ad attraversare la strada in una pericolosa rotonda. “Stranezze” vibonesi che potevano essere risolte dalla scala mobile, ma a 9 mesi dall’affido della manutenzione ordinaria ancora resta chiusa nel silenzio generale. (Ma.Ru.)

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