LOCRI Dal Parco archeologico di Sibari a quello di Locri Epizefiri il passo è breve. Se è vero che 250 chilometri separano i due siti archeologici, la storia accorcia le distanze e diventa simbolo del new deal narrativo impresso dalla Regione Calabria. Come il file rouge che lega il vino a Sibari, elemento caratterizzante della edizione speciale di Vinitaly and the City nella città della lussuria. Sono esempi virtuosi di comunicazione declinata per un settore, quello turistico, che finalmente gode della giusta attenzione anche da parte dei media nazionale. Investimenti e risultati ora oggetto di analisi di Giovanni Calabrese, assessore regionale con delega anche al turismo. «E’ un’idea geniale per valorizzare il nostro patrimonio archeologico. C’è un grande impegno da parte della Regione Calabria e anche del direttore Filippo Demma (guida del Parco archeologico di Sibari e di Locri Epizefiri) che ha dato grande disponibilità». Per Calabrese il paradigma è semplice: «le persone fanno la differenza», «l’ho detto da sindaco della mia città (Locri, ndr) con il nostro impegno possiamo scrivere una pagina diversa rispetto al passato». E sul turismo? «Stiamo avviando percorsi nuovi di cambiamento cercando di valorizzare le più importanti risorse che abbiamo il mare e la montagna. Sul mare ci stiamo lasciando alle spalle una stagione migliore rispetto al recente passato, abbiamo avuto meno problemi e stiamo lavorando per creare condizioni diverse per fare in modo che i turisti possano venire in Calabria». Non è solo un impegno “politico”. «Serve il supporto di tanti imprenditori che devono credere in questa nuova pagina della Calabria e devono investire per offrire strutture ricettive di qualità. A giorni uscirà un avviso importante e daremo incentivi agli imprenditori del settore turistico-alberghiero».
Mari e monti, e poi ci sono le aree interne. Le parti estreme dell’Italia più estrema, per citare il professore Domenico Cersosimo. La “restanza” di Vito Teti è un antidoto all’abbandono dei piccoli borghi ma non basta, occorrono servizi. Se pensiamo, ad esempio, all’area grecanica della Calabria, ci riferiamo ad un territorio martoriato dalle frane e dalle alluvioni del secolo scorso. Oggi sono poche le infrastrutture, ma nonostante tutto c’è chi prova a far rinascere i borghi. «Il presidente Occhiuto ha raggiunto un obiettivo importante: l’accordo con Ryanair, il potenziamento dell’aeroporto di Reggio Calabria. Migliaia di turisti sono arrivati in questa stagione e altri stanno arrivando. Come ha detto Eddie Wilson (Ceo Ryanair, ndr), dobbiamo saperli trattenere e garantire servizi di qualità». Sul punto, Calabrese ammette alcune lacune. «Siamo un po’ carenti da questo punto di vista, ma ci stiamo lavorando, anche in sinergia con gli altri enti e con le varie associazioni di settore. L’obiettivo è rendere accogliente la Calabria e offrire servizi di qualità». Quando si parla di Calabria grecanica, l’assessore accenna un sorriso e volge lo sguardo al cielo. «L’Aspromonte è la mia montagna, sono convinto della necessità di mantenere le sue peculiarità ma dobbiamo organizzare i servizi. Noi ci crediamo». (f.b.)
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