Catanzaro intende fare emergere le sue capacità

La Calabria ha bisogno di un riassetto. Lo chiedono i cittadini, lo ribadiscono le strutture che sono presenti sul territorio. Sarebbe anche il modo per ridare ordine e prestigio a Catanzaro.
Sono occasioni che si prestano alla retorica. Per quanto attiene a Catanzaro è il ruolo di Capoluogo della Calabria che la spinge a rimarcare un suo diritto. E non si tratta di un interesse di parte, e basta. La richiesta che si fa è che si ridistribuire ciò che, a suo tempo, è stato fatto in modo affrettato, senza razionalità, assegnando competenze secondo lo spessore di chi occupava incarichi governativi di alto livello.
Catanzaro ha bisogno di uscire dal “silenzio” nel quale è stata relegata, accettando le conseguenze senza poter reagire, nel rispetto soprattutto dei corregionali. La sua è una richiesta rivolta al Governo della Calabria che, tra i compiti, ha anche quello di tutelare i territori, promuovendone l’attrattività, l’innovazione tecnologica, l’efficienza dei servizi e la rigenerazione urbana!       
Catanzaro, senza nulla chiedere a Cosenza, “invoca” che gli venga accordato un ufficio di corrispondenza RAI. Si tratta di riconoscere al Capoluogo di Regione almeno un ufficio di corrispondenza. Sarebbe un riconoscimento alla Città, al Governo Regionale che vi ha sede e a tutti gli altri, importanti uffici presenti, da quelli giudiziari con la Corte D’Appello, alla sezione regionale della Corte dei Conti; al Tribunale Regionale Amministrativo; ai Comandi regionali delle Forze Armate.
Viene da sé chiedere al Presidente della Regione e al sindaco di Catanzaro di invitare la Direzione Nazionale della RAI perché disponga l’apertura di una “redazione” distaccata nella Città capoluogo.
Non si tratta del solito “pennacchio” e neanche di restituire al Capoluogo ciò che avrebbe dovuto avere e non ha avuto. Potrebbe anche essere questo un motivo per ricucire antichi dissapori politici. Ma soprattutto per dare risposte a quanti continuano a considerare la Calabria una regione periferica, con una popolazione di incolti che non offrono sufficienti garanzie.
La Calabria, è bene ribadire, ha sempre subìto nonostante le intelligenze di cui dispone.