«l Vinitaly di Sibari si è dimostrato una straordinaria vetrina per il nostro patrimonio enogastronomico. Un gioco di squadra che ha premiato la tenacia dell’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo e dell’intera giunta presieduta dal governatore Occhiuto. Ma l’importante iniziativa ha confermato che la Sibaritide e, più in generale la dorsale ionica, sono al centro delle agende dei governi regionale e nazionale». È quanto scrive, in una nota, il deputato in quota Lega Domenico Furgiuele.
«Non è un mistero – continua – che l’area sarà interessata da una vera e propria rivoluzione infrastrutturale, che nei piani del ministro Matteo Salvini fa già leva sull’opera di ammodernamento della statale 106 con un impegno di circa 3 mld di euro e su un potenziamento dei servizi di trasporto grazie ai quali sarà possibile connettere realmente la Sibaritide al resto d’Europa per come merita la sua laboriosità che si esprime ai massimi livelli proprio nel comparto agroalimentare.
Non è allora maledetta questa terra, per quanto bella». «E se lo fosse – mi permetto di rispondere a Monsignor Savino sperando di non essere scomunicato da qualche suo ipocrita scudiero – non è certo per gli effetti della tanto vituperata autonomia differenziata, ma per le riforme del passato che ne hanno affossato speranze e qualità della vita».
«L’autonomia differenziata non ha colpe per i disastri del passato, – sottolinea Furgiuele – ma il merito di volerli ripianare dando ai territori opportunità e garanzie. Bisogna essere poco informati o in mala fede per sentenziare che la Lega attraverso le riforme voglia dividere l’Italia. Per questo consiglio di leggerla la riforma, e di farlo in maniera approfondita».
«Da anni il mio partito persegue un progetto di radicamento territoriale che ha fruttato gruppi dirigenti a vari livelli istituzionali; la Lega di Salvini governa in comuni, province e regioni del Sud convinta che un’ Italia unita e coesa possa dire la sua in Europa. Dov’è l’interesse a rompere il paese? Semplicemente – conclude Domenico Furgiuele – non esiste, è solo nella propaganda di una sinistra senza idee e purtroppo anche di settori della società che non perdonano a noi il coraggio delle scelte politiche di valore. Ma noi andremo avanti».
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