CATANZARO «La situazione dei crediti fiscali bloccati nelle imprese edili calabresi ha raggiunto livelli di criticità preoccupanti. Nonostante l’efficacia del Superbonus nel generare oltre 3,5 miliardi di euro di investimenti in Calabria, con lavori realizzati per il 93,8% su circa 16.000 edifici, la mancata regolamentazione della fase transitoria da parte del Governo ha causato un blocco finanziario che ha colpito duramente le imprese». È quanto afferma il presidente dell’Associazione nazionale costruttori edili della Calabria, Roberto Rugna.
«Attualmente, stimiamo che oltre 200 milioni di euro siano congelati nei cassetti fiscali delle imprese calabresi – spiega ancora Rugna –. Questo blocco non solo compromette la liquidità delle aziende, ma alimenta il rischio di pratiche finanziarie speculative e poco trasparenti. In un contesto dove il mercato ‘istituzionale’ ha cessato di funzionare correttamente, le imprese rischiano di dover affrontare costi di cessione e operazioni finanziarie che superano il 30% del valore nominale dei crediti, ben al di sopra dei costi precedentemente gestibili».
Un altro problema rilevante, secondo il presidente Rugna, è «la frazionabilità dei crediti su base annuale, che rende difficile per le imprese utilizzare canali finanziari tradizionali come le banche. Questo aumenta ulteriormente la vulnerabilità delle imprese già colpite dalla mancanza di liquidità».
Nonostante queste difficoltà, la Regione Calabria si sta muovendo nella giusta direzione. Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una legge sulla cessione dei crediti che rappresenta un passo importante per sostenere le imprese in crisi di liquidità. Attualmente – spiega ancora – siamo nella fase attuativa della norma e ci aspettiamo che il regolamento applicativo sia semplice, rigoroso e facilmente utilizzabile».
«Come Ance Calabria, manteniamo un dialogo costante e produttivo con la Regione, che in questa prima fase si è attivata positivamente sui temi che sul settore avevamo posto, unitamente ad Unindustria Calabria con ‘Agenda Calabria’, attraverso l’emanazione di numerosi bandi per le imprese che hanno attivato ingenti risorse finanziarie sul Programma regionale 2021/2027 – spiega ancora il presidente Rugna –. Terminata questa fase di bandi cosiddetti “orizzontali” ci stiamo confrontando con la Regione – ricevendo riscontri positivi – sull’attuazione della strategia di specializzazione (S3) prevista dal programma regionale attraverso l’approfondimento di appositi e specifici bandi di settore il cui obiettivo deve essere quello dell’economia circolare, dell’edilizia ecosostenibile e di quella green. Come diciamo sempre ed in ogni sede, il settore delle costruzioni vuole essere protagonista dello sviluppo non solo economico ma anche sociale ed ambientale della nostra regione», conclude la nota del presidente di Ance Calabria.
Bonus 110, in Calabria ultimato l’87% ma restano in attesa opere per oltre 180 milioni
x
x