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l’intervista

Catanzaro, D’Alessandro: «Sono qui per mettermi in gioco, la società è ambiziosa»

Le prime parole del nuovo esterno offensivo giallorosso. «Iemmello è stato il primo a chiamarmi appena ha saputo del mio arrivo»

Pubblicato il: 04/09/2024 – 13:25
Catanzaro, D’Alessandro: «Sono qui per mettermi in gioco, la società è ambiziosa»

CATANZARO Grandi qualità tecniche e tanta esperienza maturata sui campi di serie A e serie B, l’esterno offensivo Marco D’Alessandro, 33 anni, arriva a Catanzaro con tanta voglia di «mettersi ancora in gioco»: «Ho accettato l’opportunità che mi è stata offerta dal direttore Polito – dice ai microfoni del club – da un lato perché mi ha fatto sentire una grande voglia di portarmi qui, dall’altro perché so di arrivare in una società ambiziosa, che ha dimostrato di voler far bene e di avere una progettualità. Alla mia età volevo far parte di un progetto ambizioso, sentirmi ancora giocatore e mettermi a disposizione della squadra per aiutare questa società a far bene». Qui ritrova come capitano Iemmello, suo compagno nel Benevento in A: «Pietro è stato il primo a chiamarmi appena ha saputo del mio arrivo. Mi ha dato il benvenuto, mi ha parlato della città, trasmettendomi soprattutto l’affetto dei tifosi e l’empatia della gente, che qui ti fa sentire a casa». D’Alessandro si mette anche a disposizione dei compagni più giovani: «Sono ragazzi con grandi margini di crescita – dice – sarebbe importante per me avere la possibilità di trasmettere la mia esperienza e dare loro una mano sia in campo che fuori». Il neo-giallorosso ha assistito dalla tribuna del “Ceravolo” alla vittoria contro la Carrarese: «La squadra ha giocato benissimo, dominando la partita dall’inizio alla fine, forse il 3-1 è stato stretto. Nell’avvio di quest’anno i risultati sono stati forse un po’ sotto le aspettative perché si è cambiato tanto, c’è un allenatore nuovo e ci vuole del tempo. Ma le mie esperienze mi hanno insegnato che quando si vuole ottenere tutto e subito si rischia di restarci male. Servono pazienza ed un costante equilibrio, non bisogna riempirsi di negatività quando le cose non girano, né esaltarsi troppo quando vanno bene. Bisogna lavorare bene, spinti anche dall’entusiasmo che ha questa piazza. Quello di serie B è un campionato difficile, con un livello molto equilibrato. Tutte le squadre possono vincere con tutte, e a fare la differenza è il gruppo, la voglia di non mollare niente. Io non vedo l’ora di farmi vedere in campo e spero di fare divertire i tifosi».

Foto us Catanzaro

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