MILANO «Come sono andate le cose non lo sappiamo, erano amici, si conoscevano. Le persone che erano in palestra li hanno visti ridere e scherzare. Sappiamo le cose che mi ha riferito in ospedale: ‘non avevo alternative, mi sono difeso’. È facile ipotizzare cosa sia successo, ma non sappiamo il motivo. Ragionevolmente uno ha sparato e l’altro si è difeso». Così Mirko Perlino, legale di Andrea Beretta, rimasto ferito nella sparatoria di stamattina a Cernusco sul Naviglio. Beretta, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe accoltellato Antonio Bellocco al collo, uccidendolo. Ora Beretta è in ospedale al San Raffaele in codice giallo dove deve essere operato. «I ragazzi che li hanno visti in palestra li hanno visti ridere e scherzare. Beretta era in palestra», ha spiegato l’avvocato precisando che il fermo è «presumibile ma non è ancora scattato visto che deve essere operato ora».
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