CATANZARO «Alla fine, Fiorita ha ceduto, evidentemente per lo sconforto dinanzi alla sfilza di errori, vistosi abbagli, inadempienze e manovre dilettantesche quando non opache. Noi però non crediamo che il fallimento certificato con l’azzeramento della Giunta, sia ascrivibile soltanto all’inesperienza delle donne e degli uomini chiamati a occuparsi dei vari settori». Lo affermano i consiglieri comunali della Lega di Catanzaro Riccio, Concolino, Costa, Laudadio. «Inesperienza cui spesso – proseguono i consiglieri della Lega – si è accompagnata la mala fede e l’ostinazione a sentirsi al di sopra di ogni critica, da noi segnalata centinaia di volte. Piuttosto, sotto gli occhi di chiunque, il default della Giunta-Fiorita, che si somma a tanti altri incidenti di percorso, rivela l’inconsistenza politica e amministrativa di un progetto velleitario che, in due anni, ha arrecato alla città danni enormi e un isolamento istituzionale, regionale e nazionale che non s’era mai visto. Un progetto che, privo di basi solide, in quanto contrassegnato da un radicalismo astratto e numericamente non autosufficiente, aveva finito con il riabilitare (alla faccia del promesso rinnovamento) persino le categorie del trasformismo politico e della doppia morale, pur di consentire al sindaco e alla maggioranza di tirare a campare. Ora siamo, con l’azzeramento della Giunta, al tempo dei bilanci che, in breve, ci dicono che avevamo visto giusto, sia quando sostenevamo che l’anatra zoppa non può mettersi a correre sol perché la sospingono pezzi fuoriusciti dal centrodestra, che quando invocavamo, inascoltati, trasparenza politica e linearità di posizioni all’insegna del bene comune e del rilancio economico e sociale. Al sindaco di una città è richiesta esperienza amministrativa e lavoro incessante per coniugare le risorse disponibili con le aspettative della comunità, ma fin qui il prof. Fiorita, dedito più alla retorica populistica su temi nazionali che all’impegno quotidiano per risolvere i problemi della città, ha mancato clamorosamente il bersaglio. È andato avanti a occhi chiusi, fingendo di non avere ottenuto una vittoria monca, scegliendo addirittura un percorso autoreferenziale e, com’era prevedibile, infine ha platealmente sbattuto». Per la Lega «adesso, nell’interesse della città, c’è da augurarsi che dal cilindro di Fiorita non spunti, con la compiacenza di consiglieri eletti con il centrodestra, (e non dia lezioni chi fino ad oggi ha concordato con il sindaco prebende e postazioni) un altro governo Frankenstein, utile esclusivamente a far proseguire la sindacatura, ma che sarebbe semplicemente distruttivo per Catanzaro. Il trucco del cambiare tutto per non cambiare niente è vecchio come il cucco! I cittadini sono pienamente consapevoli di quanto sta accadendo e sono stufi delle furbizie e degli insulsi espedienti di mera sopravvivenza, cui ‘Cambiavento’ e tutto il cucuzzaro hanno più volte dovuto ricorrere, nell’illusione che la città non s’accorgesse che sotto il vestito non c’era nulla. Solo slogan, fumose parole d’ordine e fuffa in abbondanza. Adesso ci attendiamo responsabilità politica e istituzionale. E una forte dose di lealtà, sia nei confronti di sé stessi che dell’avverarsi, ma soprattutto nei confronti di una città che non può essere più presa in giro».
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