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Guardie mediche, l’appello di Esposito: «Mancano medici e serve un servizio più efficace e capillare» – VIDEO

Il segretario di FMT: «È strategico puntare ad una ottimizzazione. È il momento di fare un salto di qualità, di modernizzare»

Pubblicato il: 06/09/2024 – 12:39
Guardie mediche, l’appello di Esposito: «Mancano medici e serve un servizio più efficace e capillare» – VIDEO

Il commento di Francesco Esposito, segretario nazionale di FMT (Federazione Medici Territoriali) sul nuovo Accordo Regione (Air) della medicina generale, dopo le polemiche di questi giorni: «Più che di chiusura delle postazioni di guardia medica, parlerei di una complessiva riorganizzazione del servizio, come previsto dagli accordi nazionali (Acn), ma con una grande attenzione alla realtà e alle esigenze della Calabria. L’accordo regionale, infatti, pur tra mille difficoltà, recepisce quelle indicazioni ma le declina alle esigenze della Regione e risponde a tre fattori: riorganizzare e ottimizzare la sanità sul territorio, tutelare i cittadini con una presenza capillare ma più efficace, fare fronte alla cronica carenza di professionisti».
«Ma andiamo con ordine – spiega Esposito – la prima questione da affrontare è la carenza di medici che investe il nostro Paese e che non consente di mantenere alcuni ambulatori. Il nuovo Acn stabilisce che ci sia un medico ogni 5 mila abitanti e una postazione di guardia medica con 4 medici e con un bacino 20mila abitanti. Ma in Calabria non sarà così. Al momento nella nostra regione, è bene ricordarlo, abbiamo strutture in molti piccoli paesi, anche con una presenza di abitanti di gran lunga inferiore e molte di queste sono senza medico, quindi esistono solo nominalmente e in modo precario. Serve un cambio di rotta. La seconda questione è la necessità di migliorare l’assistenza sanitaria puntando sulle cosiddette Aggregazioni Funzionali Territoriali, aperte dalle 8 alle 24 (con medici presenti), sulle COT (Centrali Operative Territoriali nei vari Distretti) e sul numero di assistenza telefonica 116 e 117, che garantirà il servizio h24 con medici ed altre figure professionali, in sinergia con la guardia medica stessa e con il 118 (per i codici gialli e rossi), sulla base della gravità della chiamata». «Urge una messa regime – conclude – è strategico puntare ad una ottimizzazione e una riconversione della rete di assistenza a tutela dei cittadini, nessun abbandono o demedicalizzazione del territorio. Il cambiamento spesso fa paura, ma lo status quo non risponde alle reali esigenze dei calabresi e alle stesse proposte dei medici del settore. È il momento di fare un salto di qualità, di modernizzare».

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