COSENZA “Il cambiamento parte da noi: due anni di Giovani Democratici a Corigliano-Rossano”, ecco il titolo dell’iniziativa che si è tenuta ieri nella terza città della Calabria, moderato da Giorgia de Florio (che nel direttivo dei GD di Corigliano-Rossano si occupa di sanità), e al quale hanno partecipato Giulio Quero, (Segretario del circolo GD Corigliano-Rossano), Giuseppe Fazio (Presidente GD Co-Ro), Gianmarco Pantusa (GD Rovito), Antonio Puntillo (GD Montalto Uffugo),Francesco Mendicino (GD Spezzano della Sila), avviato dai saluti Istituzionali della Presidente del Consiglio Comunale Rosellina Madeo. Dopo i saluti, l’introduzione di Giuseppe Fazio, che ha messo in evidenza il suo impegno nel circolo GD di Co.Ro e che prosegue, parallelamente all’UniCal, nel mondo dell’associazionismo universitario e che lo ha visto candidato alle scorse elezioni universitarie. Il suo intervento ha ripercorso le tappe e le battaglie che i GD, appena insediati, hanno portato avanti: lotta alle mafie e alla criminalità, “La politica in piazza” con appuntamenti nelle piazze della città con banchetti e dibattiti su temi come la partecipazione giovanile alla vita pubblica, il lavoro e la disoccupazione, la scuola e la cultura, questione meridionale e trasporti. Gli interventi di Antonio Puntillo e Gianmarco Pantusa si sono incentrati sul fatto che bisogna ripartire dalle scuole e dai singoli territori per dare centralità alle idee e alle proposte che provengono dai più giovani, che rappresentano una delle fasce della popolazione che tende ad andare via dalla nostra Regione per mancanza di prospettive e di stabilità. Questa triste stagione deve concludersi, e proprio in questo sta l’impegno dei Giovani Democratici in Calabria. L’intervento del Segretario dei GD di Corigliano-Rossano è stata un’analisi che va dalla campagna elettorale fino ad oggi. Il Segretario ha messo in evidenza con quanto impegno e quanta serietà i GD abbiano lavorato per dare il loro contributo. Il Segretario dei Giovani Democratici ha messo in risalto quanto fondamentale sia l’azione dei Giovani Democratici di Corigliano-Rossano, che per primi hanno organizzato sul territorio banchetti di raccolta firme contro l’autonomia differenziata. Il valore della militanza, continua il Segretario, è quella cosa che muove nella direzione giusta l’agire politico di questo movimento nell’intera provincia di Cosenza, dove finalmente si torna a parlare della centralità dei giovani nella vita del Partito Democratico. Nelle note conclusive il Segretario Quero mette in evidenza che le ragazze e i ragazzi che si impegnano in politica non sono da usare come bandierine nel momento in cui se ne sente il bisogno, perché noi giovani abbiamo testa e gambe attraverso le quali portare avanti le nostre idee e i nostri valori, siamo determinati a raggiungere i nostri obiettivi al fine di rappresentare tutta quella fascia di giovani che non si sente rappresentata. Conclude con le parole di Aldo Moro, che valgono come appello: “camminiamo insieme perché l’avvenire appartiene in larga misura ancora a noi”. Infine, l’intervento di Francesco Mendicino, che sottolinea, in qualità di portavoce del percorso ricostituente dei Giovani Democratici nella provincia di Cosenza e nella regione, l’importanza di eventi itineranti partendo dai singoli territori come fatto a Spezzano Sila insieme a Vittorio Pecoraro, Nicola Irto, Marco Sarracino e Sandro Ruotolo e dopo l’appuntamento a Lamezia Terme dove si è celebrato il Congresso costituente del circolo dei GD Lamezia, che hanno eletto Angelo Curcio come loro Segretario di circolo al quale auguriamo buon lavoro e con il quale abbiamo ribadito, nella sede regionale del Partito Democratico, l’urgenza di ridare vita al Movimento per far ripartire la nostra importante azione politica. Mendicino, facendo le veci del Segretario provinciale GD Michele Rizzuti, sottolinea che nel Partito Democratico di Corigliano-Rossano ci sia bisogno di una fase di distensione che possa portarlo a rispondere concretamente ed in maniera positiva alle sfide future. Bisogna lavorare sui giovani tramite il concetto di militanza politica: non c’è militanza senza partecipazione, bisogna essere sempre pronti a fare la propria parte nel il partito. Dunque un concetto di militanza che non deve essere astratto, che deve creare identità e infondere nelle ragazze e nei ragazzi coscienza politica e passione, affinché questi ultimi non facciano politica per trovare “una scorciatoia” per la propria carriera, ma per difendere ed affermare i propri ideali tramite lavoro di squadra e comunità. Abbiamo bisogno di un partito ricco sempre di più di giovani che sia cinghia di trasmissione fra la società e la democrazia. Bisogna tornare a vincere insieme, facendo squadra- conclude Mendicino- ridando lo spazio, rimasto vuoto per troppo tempo, ai giovani. Evviva i Giovani Democratici, Evviva il Partito Democratico!
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