ROMA «La previsione per il prossimo anno è quella di una stagione influenzale intensa tanto, se non peggio, di quella dell’anno passato, quando abbiamo avuto la cifra altissima di 15 milioni casi di influenza e virus parainfluenzali. Lo vediamo da cosa sta accadendo in Australia, dove è appena finito l’inverno: la loro epidemia è stata peggiore di rispetto a quella del 2023-24». Lo dice all’ANSA Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano e virologo dell’Università degli studi di Milano a poco più di un mese dall’inizio della campagna vaccinale.
Vaccinarsi è un’opportunità per tutti ma per gli anziani è un salvavita. Eppure, eccetto l’anno della pandemia Covid, siamo sempre stati a livelli bassi rispetto alle coperture vaccinali raccomandate dall’Organizzazione mondiale della Sanità, che prevederebbero una copertura di almeno il 75%. A parlare sono i dati del ministero della Salute.
Nell’inverno 2020-21 eravamo arrivati al 65,3% di copertura vaccinale tra gli anziani. C’è stato poi un progressivo trend di diminuzione. Fino allo scorso anno quando, ad esser vaccinati, sono stati solo il 53,3% degli over 65, con un calo di 3,4 punti percentuali rispetto al 56,7% della stagione 2022-23. «I dati più bassi – precisa Pregliasco – sono stati in Sardegna dove solo il 35,7% degli over 65 si è vaccinato, e Bolzano dove si è vaccinato il 39,9%». La campagna inizierà a metà ottobre e i medici di medicina generale sono già pronti con i loro elenchi per procedere alla campagna. «Speriamo – afferma Silvestro Scotti, il segretario della Federazione dei medici di Medicina Generale (Fimmg) – che le dosi vengano rese disponibili dai primi di ottobre nei nostri studi», così da permettere ai medici di organizzarsi «evitando stop per carenze di dosi o lungaggini burocratiche e logistiche». (ANSA).
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