COSENZA In politica i numeri sono tutto dunque Sinistra Italiana, con la forza del suo 12% alle ultime europee, può a ragione ospitare il suo segretario regionale Nicola Fratoianni per riportare «i partiti tra la gente» sia essa in un circolo – come il neonato dell’area urbana – o nella festa provinciale, promossa per l’occasione ad Acri dove SI vanta un consigliere comunale (Angelo Cofone, candidato sindaco di un cartello che comprendeva anche i 5 Stelle) e un altro circolo, il primo della provincia. Nell’afoso primo pomeriggio di fine estate sono giunti per sentire e salutare il segretario nel centro storico di Cosenza militanti – ma da queste parti si può dire «compagni» senza timidezze – da tutta la provincia, non solo Cosenza e Rende: Acri, appunto, e poi Oriolo e Bonifati, Montalto Uffugo e Corigliano-Rossano.
Maria Pia Funaro apre la conferenza stampa portando in dote proprio il suo risultato alle Europee di giugno e rilanciando la frase manifesto di un’idea di «una nuova politica possibile nel centrosinistra, che non sia solo quella dei circoli e dei palazzi».
Il segretario regionale di SI, Fernando Pignataro, annuncia una iniziativa pubblica in autunno sui due temi centrali dell’area urbana: nuovo ospedale e città unica, poi ringrazia il lavoro fatto a luglio e agosto per il nuovo circolo, «visti i numeri potevamo anche pensare di non accorpare Rende e Cosenza ma abbiamo voluto lanciare un segnale. E il nostro 12% è un investimento politico per pensare a un’alternativa».
La segretaria provinciale Jolanda Màgliari parla di «una politica di servizio che non sia solo finalizzata a candidature e voti» mentre sull’autonomia differenziata ribadisce che «per Sinistra Italiana esiste una sola Italia, il sud non deve essere penalizzato».
Nelle parole di Antonio Curcio, portavoce del circolo dell’area urbana, la rivendicazione di «un’attività che va avanti da anni, da prima che lanciassimo la candidatura di Valerio Formisani a sindaco di Cosenza, come Nicola Fratoianni ricorda per essere passato di qui in campagna elettorale. Ci siamo ancora, con la credibilità della nostra proposta politica e la forza dei nostri candidati, Maria Pia Funaro e Mimmo Lucano. Sinistra Italiana – aggiunge Curcio – è oggi un soggetto attrattivo: tanti giovani, l’associazionismo e la società civile si stanno avvicinando a noi, le Fem.In. e Primavera della Calabria, chi si occupa dell’emergenza casa: non inseguiamo il consociativismo e la gestione del potere fine a sé stesso, gli interessi privatistici e i retropensieri, lo dimostra il nostro tesseramento che non ha filtri, basta andare sul web, nessuno troverà ostacoli né dovrà rendere conto a signori delle tessere. A inizio 2025 faremo il congresso».
Sull’operato del sindaco Franz Caruso – esperienza su cui ancora brucia il “dimissionamento” via whatsapp della stessa Funaro – il giudizio è bifronte: da un lato la possibilità di un “campo largo” che già adesso include il M5S con l’assessore Veronica Buffone e dunque impone un dialogo con lo stesso Pd che di fatto ha “scaricato” la vicesindaca poi uscita dal partito, dall’altro le critiche per alcune scelte dell’amministrazione in tema di viabilità (la riapertura del tratto di via Misasi già pedonalizzato e la «distruzione» delle piste ciclabili) laddove secondo Curcio servirebbe semplicemente un Piano del traffico.
Curcio ha individuato delle figure di militanti storici per gestire altrettante aree tematiche mentre alcuni gruppi di lavoro si occuperanno di ambiente, politiche di genere e città unica («l’Unione dei Comuni è forse uno strumento desueto, senza campanilismi pensiamo a servizi e magari un Psc unici»).
A Nicola Fratoianni tocca ampliare lo sguardo ai temi meno locali: «Maria Pia Funaro e Mimmo Lucano hanno confermato una capacità di espansione registrata anche in altre parti d’Italia, quella di AVS è stata letta come proposta coraggiosa con una certa idea del mondo e non solo come cartello politico: su lavoro, giustizia sociale, transizione ecologica e guerre, dal genocidio di Gaza all’Ucraina, siamo stati gli unici ad avere una posizione chiara e netta così come sulla patrimoniale, e quel mezzo milione di voti in più alle Europee rispetto alle Politiche di un anno e mezzo prima dimostrano che avevamo ragione: la società civile, l’associazionismo e i sindacati si sono avvicinati a noi, come anche moltissimi giovani spesso alla prima esperienza alle urne. Segno che la politica non è più una pietra di scarto ed è finito anche il tempo dell’antipolitica come delegittimazione di un sistema di potere gattopardesco».
E ancora: «Non dobbiamo piantare delle bandierine ma lavorare a una coalizione che pensi a governare, a cominciare dalle città e dalle Regioni: la Calabria arriverà dopo Liguria, Umbria ed Emilia Romagna, dove puntiamo a vincere per dare un altro colpetto a questa destra» conclude Fratoianni.
Insomma le premesse ci sono tutte per «proporci come forza di governo del territorio – per usare ancora le parole di Curcio –, dopo un dialogo con i 5 Stelle e la parte sana del Partito democratico». Intanto già a Rende Funaro ha avuto «un mandato esplorativo per dialogare con le forze di centrosinistra che non hanno sostenuto Marcello Manna». Perché si sa che in politica i numeri sono tutto, ma se si vuole pensare a governare servono prima le alleanze. (euf)
Fratoianni a Cosenza tra l’alternativa a Occhiuto e il sostegno a Fiorita
Nella foto di copertina, da sinistra: Funaro, Curcio, Magliari, Fratoianni e Pignataro
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