CATANZARO Quella in programma sabato 14 settembre al “Tombolato” di Cittadella non sarà una partita come le altre per Filippo Pittarello, attaccante padovano di 27 anni giunto a Catanzaro lo scorso luglio. Per lui un contratto niente male, tre anni più opzione per il quarto. Nella scorsa stagione ha vestito proprio la maglia del club veneto, prossimo avversario dei giallorossi. Un’annata per lui da ricordare, con numeri importanti (6 gol e 3 assist in 37 partite) che sarebbero potuti essere molti di più senza quei 9 pali colpiti. Lo scorso maggio, a campionato quasi concluso, su padovaoggi.it aveva tracciato un bilancio del suo primo anno con la maglia del Cittadella, parlando di esperienza unica e di futuro. «Qui c’è un’alchimia unica: sotto la regia del direttore Marchetti ci sono gli strumenti per poter andare in Serie A con profili che hanno voglia di lanciarsi e hanno ambizione di qualcosa di grande, senza per forza acquistare i top ruolo della categoria. È raro trovare un gruppo così, perché alla fine è questo quello che ti porti via da un’annata. Qui ho trovato tanti compagni e tante persone che mi hanno dato tanto e spero di avere fatto altrettanto».
Tutto, dunque, lasciava immaginare che le strade di Pittarello e del Cittadella non si sarebbero divise. Invece, a luglio, è arrivata l’offerta irrinunciabile del Catanzaro a sparigliare le carte in tavola. Un’offerta che ha stimolato l’attaccante veneto il quale ha subito detto sì al ds Ciro Polito. Una scelta la sua che ha spiazzato non poco il suo vecchio club e in special modo il direttore generale Stefano Marchetti, sincero nell’ammettere di non aver mai messo sul mercato il ragazzo e di non volersene privare.
Oggi Pittarella fa parte di un Catanzaro il cui reparto offensivo è composto da elementi di prim’ordine, dai “vecchi” Iemmello e Biasci, fino ad arrivare a Nicolò Buso. Non sarà facile per lui trovare spazio con continuità, ma chissà che già a partire da sabato, magari con una prestazione super contro la sua ex squadra, non riesca a scalare posizioni nelle gerarchie del tecnico Fabio Caserta. (redazione@corrierecal.it)
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