CATANZARO «Hanno definito il sindaco ostaggio di Talerico, ma voi avete mai visto un ostaggio che chiede al carnefice di rimanere?» Lo ha detto il consigliere regionale di Forza Italia, Antonello Talerico, nel corso di una conferenza stampa convocare per illustrare i motivi della uscita della sua area dalla maggioranza che sostiene a Catanzaro il sindaco di centrosinistra Nicola Fiorita.
Il primo passaggio riguarda la tempistica della crisi: «Giorni prima della decisione dell’azzeramento della Giunta – ha sostenuto Talerico – ho comunicato al sindaco Nicola Fiorita, con molta serenità, che sarei uscito dalla maggioranza. Il sindaco mi ha chiesto di vederci e per lealtà sono andato a parlare con lui. Mi sarei aspettato che mi chiedesse “cosa dobbiamo fare per ritornare ad essere una maggioranza e andare avanti?”. Non mi è stato chiesto, mi è stato solo annunciato un atto eclatante, l’azzeramento delle deleghe. Ho risposto “potrei anche essere d’accordo se questo naturalmente ha un contorno programmatico, facciamo un documento dicendo che se entro sei mesi non raggiungiamo gli obiettivi azzeriamo tutto o ci dimettiamo”: questo avrebbe avuto un senso. Così non è stato. Ma la nostra uscita dalla maggioranza l’ho comunicata giorni prima. E non è stata la prima volta che io mi sono lamentato e fatto valere il nostro malcontento perché – ha aggiunto Talerico – era impossibile restare in una maggioranza nella quale dovevamo assumerci formalmente la responsabilità di atti amministrativi da noi non condivisi».
Talerico poi ha posto lo sguardo all’orizzonte, che prefigura un possibile accordo tra il centrosinistra di Fiorita e Azione: «Ho taciuto in questi lunghi mesi, anche perché il sindaco mi chiedeva di non andare allo scontro con una parte degli alleati, e ora il Pd è in enorme contraddizione. Ora cercano la stampella nel gruppo di Azione che a sua volta è in palese contraddizione, a parte il fatto che alla Regione Azione è con il centrodestra. La cosa grave è che Azione ha denunciato l’adozione di atti amministrativi illegali e o illegittimi, che hanno trovato riscontro anche all’interno dei bilanci, e quindi mi dovranno spiegare come si comporteranno ora rispetto all’approvazione dei bilanci, o rispetto al bando rifiuti su cui Azione è intervenuta più volte duramente. Potrei andare avanti così all’infinito.. Infine una battuta: hanno definito il sindaco ostaggio di Talerico, dei voti di Talerico, ma voi avete mai visto un ostaggio che chiede al carnefice di rimanere? Vedo che si parla soltanto di trovare una maggioranza, ci sono consiglieri di opposizione che dicono ai consiglieri di maggioranza- – qualcuno anche dei miei consiglieri – “rimani in maggioranza e non ti dimettere”. Questa è la realtà e la città lo deve sapere. E presto sapremo anche chi è coerente nell’opposizione».
Secondo Talerico inoltre «ancora è troppo presto per staccare la spina, vediamo chi ha il coraggio e la coerenza di mantenere quanto detto finora. Io sono contrario alle dimissioni oggi, non possiamo far commissariare il capoluogo di regione per 8-9 mesi, vorrebbe dire definitivamente sotterrare la città. Quindi, per poter andare al voto a maggio-giugno, noi potremmo rassegnare le dimissioni nel mese di gennaio. Apriamo un tavolo del centrodestra, poi vediamo chi dice la verità, chi è coerente, anche perché questa mia uscita metterà alla prova sia la maggioranza sia l’opposizione».
Talerico ha poi smentito eventuali imposizioni dei vertici regionali di Forza Italia per uscire dalla maggioranza a Catanzaro: «Il presidente Occhiuto e il coordinatore regionale Canizzaro mi hanno sempre lasciato libertà e io ho detto loro che se la condizione per rientrare in Forza Italia era quella di dover abbandonare la mia maggioranza non sarei neanche entrato. Per quanto riguarda poi il rapporto con Forza Italia, la linea politica non la dettano i singoli, la detta il partito: io sono un consigliere regionale di Forza Italia ed è chiaro che deve esserci una sinergia, un gioco di squadra con gli altri che fanno parte del gruppo di Forza Italia in consiglio comunale. Personalmente – ha concluso Talerico – non ho nessuna difficoltà al dialogo e sono certo che anche con coordinatore provinciale, con il coordinatore regionale, faremo un gioco di squadra. Adesso è arrivato il momento di capire se questo centrodestra vuole ritornare ad essere compatto, perché se siamo compatti si vince al primo turno». (c. a.)
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