«Che belle le immagini di Kate, che belli i suoi sorrisi, che belli i suoi occhi che hanno strappato al mondo una speranza sul cancro. Per molte donne una diagnosi di tumore coincide con la fine della loro vita di relazione, il cambiamento inesorabile del loro corpo mina le loro sicurezze e inevitabilmente quelle del loro mondo familiare intorno a cui gravitano ancora oggi equilibri sociali e di comunità». E’ quanto dichiara Simona Loizzo, capogruppo sanità alla Camera dei deputati.
«Ma se al cancro spesso non si sopravvive sicuramente oggi bisogna cambiare la prospettiva di malattia I processi di cura sono cambiati e una costante introduzione di farmaci innovativi cambia anche il senso della sopravvivenza ed è proprio nella finestra tra un controllo e l’altro che si aprono spazi di vita vera, oso dire più autentica che permettono di fare della vita quello che vuoi, di liberare spazi per emozioni sorrisi abbracci inaspettati che interpretano il senso delle ore ..dei minuti che hai e che potresti non avere più..il cronicizzarsi di alcuni tumori femminili come il cancro al seno apre le porte a più vita in cui Kate o Chiara o Monica Melania acquistano giorni in cui con determinazione strappano spazi in cui decidere del loro corpo ,delle loro famiglie, dei loro figli ,del loro lavoro. E questo angolo da cui le donne malate di cancro guardano come noi in silenzio abbiamo osservato Kate , scoprono che forse è bellissimo perché privo di inutilità e di sovrastrutture bisogna investire in cure innovative ,in percorsi rapidi per fare arrivare i farmaci alle nostre donne per fargli guadagnare tempo che significa non solo nuove opzioni terapeutiche ma nuovi giorni, nuove allegrie, nuovi spazi di ascolti per gli altri».
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