CATANZARO E’ un lavoro che richiede pazienza, tanta pazienza, e tanta capacità di mediazione. Sottotraccia le trattative per uscire dalla crisi al Comune di Catanzaro non conoscono battute d’arresto, trattative complicate perché bisogna superare scogli enormi, diffidenze politiche e non solo politiche esacerbate da almeno tre anni di contrasti e di conflitti. L’azzeramento della Giunta da parte del sindaco di centrosinistra Nicola Fiorita e l’uscita dalla maggioranza dell’area del consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico hanno aperto una fase al buio nella quale però si incomincia a vedere qualche sprazzo di luce. Il solco sul quale ci si sta muovendo è quello tracciato da un Pd finalmente baricentrico, che si è assunto quasi un ruolo di “facilitatore” della soluzione della crisi tracciando il percorso e il traguardo finale: quello di una nuova maggioranza comunale a preponderante trazione progressista e di centrosinistra. In questa direzione va inquadrato il primo tavolo avviato l’altro ieri dai dem con il gruppo di Azione, che al Comune di Catanzaro è opposizione pur avendo componenti – a partire dal segretario provinciale Roberto Guerriero e da Valerio Donato, sfidante di Fiorita al ballottaggio del giugno 2022 – dalla storia e dalle idee marcatamente di centrosinistra.
Una trattativa non facile, perché il gruppo comunale di Azione è stato finora durissimo con l’amministrazione Fiorita ma i “bene informati” dicono che l’operazione disgelo sta procedendo, tra la circospezione generale ma sta procedendo. E i segnali ci sono, e uno dei questi – si apprende da fonti del centrosinistra catanzarese – è il fatto che alla prossima interpartitica per trovare uno sbocco alla crisi sarebbe stata invitata anche Azione e l’invito sarebbe stato accolto. Ovviamente, allo stato non c’è ancora alcun accordo, perché sono molteplici i punti da limare, ma indubbiamente si sono aperti seri canali di dialogo. Voci insistenti sostengono inoltre che nelle ultime ore ci sarebbe stato anche un confronto tra Fiorita e il gruppo di Azione, un confronto soprattutto sui contenuti più che su ipotetici incarichi assessorili, soprattutto – si dice – un confronto interlocutorio ma più costruttivo del previsto. Segnali, appunto, che indicano come, sia pure faticosamente, si stia via via delineando un percorso di ricomposizione del centrosinistra che sfoci anche in una nuova Giunta a trazione chiaramente centrosinistra, anche se verosimilmente per avere numeri più granitici in Consiglio comunale ci sarà bisogno dell’apporto anche di ex componenti dell’area Talerico, apporto che comunque non toglierebbe nulla alla “veste” politica spiccatamente progressista della nuova aggregazione di governo. Si vedrà, perché le trattative sono serrate ma anche delicatissime, a permanente rischio di saltare se solo una delle parti in causa si impunta, anche se il ruolo di garante assunto dal Pd rappresenta sicuramente un dato politico di non poco conto. (a. c.)
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