«Io sono calabrese, sono nata peraltro a Cosenza e devo ammettere che quando sono arrivata all’Unical e ho visto questo campus universitario sono rimasta veramente affascinata, perché questo tipo di organizzazione, la competenza che c’è in questo campus, il più grande d’Italia, l’avevo vista nelle realtà americane oppure in Europa».
Parole al miele quelle pronunciate dalla professoressa Franca Melfi, a pochi giorni dal suo trasferimento all’Università della Calabria, intervenuta su Rai Uno, all’interno della rubrica “La forza delle donne” di UnoMattina. «Il campus ha una peculiarità, ha un focus che è quello dell’intelligenza artificiale, quindi di quello che noi definiamo “digitale a tutto tondo”. La robotica è parte del digitale», ha spiegato ancora Melfi.
L’evoluzione della chirurgia toracica dalla robotica al digitale: sarà questo il tema della lectio magistralis che la professoressa Franca Melfi terrà in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 all’Università della Calabria. La professoressa, figura di spicco nel panorama medico internazionale e pioniera della chirurgia robotica, farà così il suo ingresso nel corpo docente dell’ateneo calabrese, lasciando la cattedra di Chirurgia Toracica dell’Università di Pisa. Il ritorno di Melfi nella sua regione d’origine rappresenta un significativo arricchimento per l’Università della Calabria e per il sistema sanitario regionale. A partire da ottobre, la professoressa insegnerà all’Unical e opererà presso l’ospedale dell’Annunziata, portando con sé un’esperienza che contribuirà a formare giovani medici e a migliorare l’assistenza ai pazienti calabresi. La sua carriera è segnata da importanti traguardi, tra cui la prima asportazione al mondo di un tumore al polmone mediante l’uso di un robot chirurgico, effettuata nel 2001, che l’ha resa un punto di riferimento a livello europeo per l’uso della tecnologia robotica in chirurgia. Durante la cerimonia inaugurale del 16 settembre in Aula Magna, la professoressa Melfi offrirà una panoramica sull’evoluzione della chirurgia, quella toracica in particolare, evidenziando come l’introduzione della robotica abbia migliorato la precisione degli interventi, ridotto l’invasività e accelerato notevolmente i tempi di recupero per i pazienti. Guardando al futuro, la Melfi esplorerà anche le prospettive offerte dalle tecnologie digitali, come la realtà aumentata, i big data e l’intelligenza artificiale, che promettono di trasformare ulteriormente il settore.
La professoressa ha già spiegato di essere «rimasta affascinata a parte dal posto, ma anche dalla competenza delle figure che lavorano lì dentro, dei progetti che sono già in essere, dalla figura di un rettore sicuramente con una visione grandissima» ma ha sottolineato anche la possibilità di «portare avanti dei progetti che riguardano la possibile integrazione della robotica con il digitale perché questo possa creare le condizioni per, come dire, una qualità maggiore delle cure e quindi della chirurgia ancora di più e, ovviamente, tutto questo va declinato sui pazienti». «Ma c’è anche un altro aspetto che è quello della formazione», ha ricordato la professoressa Melfi, perché «noi abbiamo bisogno di formare medici e chirurghe. Soprattutto nel caso della robotica abbiamo bisogno di avere dei percorsi definiti»
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