COSENZA «Il nuovo ospedale di Cosenza è necessario». Lo aveva sostenuto il governatore della Calabria Roberto Occhiuto, il 5 luglio scorso a margine dell’inaugurazione del nuovo Pronto soccorso dell’Annunziata. Nella medesima occasione, il presidente aveva annunciato un incontro con il direttore generale di Inail per discutere del progetto di realizzazione del nuovo nosocomio bruzio, che potrebbe sorgere all’interno dell’area del Campus di Arcavacata (come anticipato in esclusiva dal Corriere della Calabria). Quella riunione c’è stata, lo stesso Occhiuto – ai nostri microfoni – conferma di aver discusso con il dg di Inail. «Stiamo lavorando perché si definisca la progettazione del nuovo ospedale di Cosenza, il mio auspicio è che possa concludersi nei prossimi mesi e che quindi all’area urbana di Cosenza possa essere dato un presidio ospedaliero moderno». Qualcosa si muove, dunque, così come proseguono i lavori per la realizzazione degli altri nosocomi. «Ho trovato progetti solo su carta, come l’ospedale di Vibo, quello della Sibaritide», precisa il governatore che chiosa: «Sull’edilizia sanitaria credo che questo governo regionale abbia dimostrato di aver fatto in due anni e mezzo, quasi tre anni, quello che in 25 anni prima era rimasto soltanto appunto sulla carta».
Il nodo legato alla scelta del sito idoneo ad ospitare il nosocomio ha suscitato la veemente reazione dell’amministrazione comunale di Cosenza. Il sindaco Franz Caruso e la sua maggioranza disapprovano l’ipotesi che predilige gli spazi ricadenti nel territorio dell’Ateneo dell’Unical e suggeriscono la necessità di costruirlo nell’area di Vaglio Lise, «baricentrica» secondo il sindaco rispetto ai terreni che insistono nel Campus. Il Rettore dell’Unical Nicola Leone ha partecipato – nei mei scorsi – ad un incontro tenuto nel palazzo della Provincia di Cosenza, per discutere con la presidente dell’Ente Rosaria Succurro della realizzazione di una arteria di collegamento tra lo svincolo autostradale di Cosenza Nord e l’Ateneo. Il preludio a quel progetto che oggi pare decisamente concreto, utile a «consegnare all’Università un policlinico che sia un luogo di lavoro confortevole per i pazienti, ma anche per queste autentiche eccellenze che l’università sta selezionando». Queste le parole utilizzate da Occhiuto.
Nei primissimi mesi estivi, si sono tenuti ulteriori incontri ospitati nella sede del palazzo di Governo in piazza XV marzo a Cosenza: una riunione del tavolo tecnico per discutere di viabilità e sviluppo urbanistico e per continuare a dare vigore ad un progetto – quello del Policlinico universitario – che potrebbe partire ufficialmente nel 2026. Dopo l’incontro avvenuto tra il presidente Occhiuto e il numero uno di Inail, sarà la Regione – di concerto con i comuni interessati, Rende e Montalto Uffugo – a dettare i tempi di realizzazione. Ricordiamo che un finanziamento legato ai fondi del Pnrr e con scadenza 2026 sarà destinato alla realizzazione di quella arteria di collegamento che collegherà direttamente – bypassando l’attuale tragitto e il traffico veicolare – lo svincolo di Cosenza Nord al Campus di Arcavacata. Poi si procederà con la realizzazione dello svincolo e dei lavori di viabilità complementare del tracciato tra Altilia e Cosenza. Ultimo passo concreto: la realizzazione del Policlinico.
(f.benincasa@corrierecal.it)
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