COSENZA Un’estate difficile trascorsa a tamponare l’emergenza nel Pronto Soccorso, inaugurato e rinnovato, ma preso d’assalto da migliaia di pazienti desiderosi di cure. E’ stata una stagione estiva particolarmente rovente quella vissuta dal reparto di emergenza-urgenza dell’ospedale Annunziata di Cosenza, che ha incassato anche le dimissioni del primario Lorenzo Urso: immediatamente sostituito dal dottore Rocco Di Leo. Il direttore generale dell’Ao, Vitaliano De Salazar, ha accettato di partecipare alla festa del Pd di Cosenza coinvolto in un talk dedicato al tema della sanità. Il senatore Nicola Irto, dal palco, ha affondato il colpo contro la direzione del settore guidato in Calabria dal presidente-commissario Roberto Occhiuto e definito il settore in «perenne emergenza». La versione e la risposta di De Salazar è decisamente agli antipodi rispetto al pensiero del segretario dei dem calabresi. «Ho trovato la sanità in uno stato d’emergenza. Detto questo, ci sono tante cose da fare. Dobbiamo metterci tutti quanti insieme a lavorare e per quanto riguarda l’Annunziata lo stiamo facendo. Ci sono dei miglioramenti sensibili, la strada è lunga ma non lunghissima. Questo ospedale diventerà un hub di riferimento per molte cure per tutto il Centro-Sud».
Il De Salazar pensiero è sostenuto dai numeri e dai risultati ottenuti. «Dal primo novembre arriverà la professoressa Franca Melfi», figura di spicco nel panorama medico internazionale e pioniera della chirurgia robotica. «Torna per vari motivi, sicuramente per un attaccamento, ma anche perché c’è un progetto che ha visto e che ha sposato, sia universitario che ospedaliero». Per De Salazar sarà l’occasione per ridurre «i viaggi della speranza che avranno un’inversione di tendenza, cioè l’emigrazione diventerà immigrazione. Questi sono progetti sfidanti, ma non sono chiacchiere». Il direttore generale sciolina numeri e dati e invita a visitare l’ospedale Annunziata: «Vorrei mostrarvi i 10 milioni di euro investiti in macchinari nuovi a cui si giungono le due Tac, la risonanza magnetica e tutti quegli investimenti che stiamo onorando per quanto riguarda gli acquisti garantiti dal Pnrr». Il Dg precisa: «Non voglio illustrare una meraviglia. Non è così. Il percorso è duro, ma ce la stiamo facendo».
Altra nota dolente, i bilanci delle aziende ospedaliere. In passato oggetto di inchieste e di attenzioni della magistratura. Il bilancio 2023, l’ospedale di Cosenza lo ha chiuso in “rosso”, con 32 milioni di passivo. «Il primo atto che mi è stato fatto firmare è il piano di rientro, perché nell’azienda ospedaliera il costo era superiore alla produzione e qualsiasi azienda non si regge», continua De Salazar. Che aggiunge: «Abbiamo fatto 12 milioni di euro in più di produzione chirurgica sono dati».
Dicevamo, una stagione estiva difficile per il Pronto Soccorso di Cosenza. «Succede in tutta Italia, nel Lazio, in Emilia Romagna, in Lombardia. Il Pronto Soccorso è un problema». Perché? «La popolazione invecchia, il territorio si deve rafforzare così come in tutta Italia. Avete visto il nuovo reparto dell’Annunziata, strutturalmente è uno dei migliori d’Italia e adesso stiamo formando i professionisti. Io sono fiducioso». (redazione@corrierecal.it)
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