COSENZA Angelina Corsanto, la moglie del boss di ‘ndrangheta di Cetraro Franco Muto, torna in carcere per scontare una condanna definitiva rimediata a conclusione di tutte le tappe processuali della inchiesta “Frontiera” condotta dalla Dda di Catanzaro. Lo scrive la “Gazzetta del Sud”: l’inchiesta “Frontiera” ha portato anche alla condanna a 20 anni di reclusione per Franco Muto, noto anche come “Il re del pesce” (nella foto in copertina). La Corsanto, conosciuta anche come “Donna Flora”, difesa dagli avvocati Rossana Cribari del foro di Cosenza e Giuseppe Bruno del foro di Paola, al momento dell’esecuzione dell’ordine di carcerazione si trovava agli arresti domiciliari. I suoi legali ricorreranno alla magistratura di sorveglianza per ottenere il riconoscimento dello “sconto” maturato in ragione dei benefici accordati dalla cosiddetta “liberazione anticipata”. l passaggio in giudicato delle condanne inflitte dalla Corte di appello di Catanzaro in secondo grado agli imputati coinvolti nel processo “Frontiera” ha comportato la contestuale incarcerazione anche della figlia Mara Muto e del genero Andrea Orsini. Pure loro, difesi dall’avvocato Michele Rizzo del foro di Paola, dovranno ricorrere al giudice di sorveglianza per ottenere una possibile scarcerazione connessa ai benefici della “Gozzini”.
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