CATANZARO Numericamente non cambia nulla, politicamente invece cambia in modo abbastanza marcato, con una coerenza che prima non c’era. Via via che si dipanano tutte le liturgie – trattative, comunicati stampa, botte e risposte e incontri bilaterali e multilaterali – che da qui ad horas porteranno alla soluzione della crisi al Comune di Catanzaro prende sempre più forma la nuova maggioranza che sosterrà il sindaco di centrosinistra Nicola Fiorita dopo l’uscita dell’area riconducibile al consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico. Non un “ribaltone”, ma certo una sensibile inversione di rotta rispetto ai primi due anni e mezzo di legislatura, perché adesso a sostenere l’amministrazione comunale di Palazzo De Nobili non ci sarà uno schieramento “ibrido” e anomalo ma ci sarà un’aggregazione politicamente più omogenea, a trazione progressista e di centrosinistra per come voluto soprattutto dal Pd, per effetto della ricomposizione del “campo largo” grazie all’ingresso di Azione, finora opposizione ma ormai – secondo i bene informati – di fatto rientrata nella coalizione classicamente intesa, come dimostra la firma in testa dei calendiani al comunicato del centrosinistra dopo l ‘ultima interpartitica. Una maggioranza a trazione centrosinistra ma non tutta di centrosinistra, perché alla fine entrano anche – com’era del resto prevedibile, alla luce ppi della fifa di tanti consiglieri comunali, preoccupati di andarsene a casa anticipatamente – “transfughi” del gruppo Talerico, che si è letteralmente sfaldato non appena Talerico ha deciso di uscire dalla maggioranza di Fiorita accelerando la crisi.
Alla fine, la nuova maggioranza avrà 19 consiglieri comunali così com’è stato finora, con la differenza che l’asse dello schieramento adesso pende dalla parte del centrosinistra, che è maggioritario grazie all’apporto dei tre consiglieri comunali di Azione – Valerio Donato, già sfidante di Fiorita al ballottaggio, Gianni Parisi e Stefano Veraldi – consiglieri che hanno comunque storie e idee essenzialmente di centrosinistra (e nel caso di Donato anche di sinistra). Ai tre si aggiungono il consigliere comunale Rosario Mancuso, un veterano di Palazzo De Nobili, storico “responsabile”, da mesi nel Misto, e 5 consiglieri comunali che in queste ore hanno salutato Talerico: a Giulia Procopi (ritenuta vicinissima a Mimmo Tallini) e Antonio Barberio si sono ora affiancati Raffaele Serò, Francesco Scarpino e Rosario Lostumbo. In totale 8, ai quali poi vanno sommati gli 11 della coalizione di centrosinistra compresi il sindaco Fiorita e il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco: Vincenzo Capellupo e Alberto Carpino (Cambiavento, il movimento di Fiorita), Daniela Palaia e Tommaso Serraino (Mo’ Fiorita), Igea Caviano e Fabio Celia (Pd), Danilo Sergi (Movimento 5 Stelle), Gregorio Buccolieri (Catanzaro Fiorita). Quanto al capitolo Giunta, è quello che adesso catalizzerà le maggiori attenzioni: fonti accreditate sostengono che ci saranno diverse novità, a partire dall’ingresso di Pasquale Squillace, finora capo gabinetto del sindaco, che potrebbe occuparsi di lavori pubblici e ambiente, il settore al momento più “delicato”, mentre per Azione potrebbero esserci anche due caselle. Ma per la quadratura del cerchio sull’esecutivo si dovrà aspettare sicuramente il weekend. (a. c.)
LEGGI ANCHE
A Catanzaro è opportuno fare quadrato e andare avanti
Crisi al Comune di Catanzaro, prima schiarita: passi avanti al tavolo centrosinistra-Azione
Tallini: «Talerico confuso, ho sbagliato a candidarlo alla Regione con Forza Italia»
Catanzaro, c’è l’unità tra centrosinistra e Azione. Verso la soluzione la crisi al Comune
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x