CATANZARO E’ il rapporto con il territorio la vera svolta nella tutela delle vittime di reato. Una rete sociale ben stretta e ben identificabile è l’unica vera soluzione per arginare l’isolamento in cui spesso si sentono prigioniere le incolpevoli vittime. Tale drammatica condizione deriva non tanto per la mancanza di interlocutori, quanto per la loro scarsa riconoscibilità. Ecco perché, se da un lato sono importantissime tutte le iniziative messe in campo dalle Istituzioni e dagli operatori del terzo settore, dall’altro occorre dar loro la massima pubblicità e diffusione nella società civile.
«A tal proposito, sono ben lieto di segnalare la nascita e l’apertura dello sportello Calabria riparativa, un ulteriore spazio che garantirà a tutte le vittime di reato il diritto di ricevere ascolto, comprensione, assistenza, protezione ed informazione. Il progetto é stato realizzato grazie al contributo di una rete composta, tra gli altri, anche dalla Regione Calabria, fattivamente attiva, in ogni circostanza, nel sostegno e nella tutela delle vittime di reato. Il servizio funzionerà ogni mercoledì dalle 9 alle 11 nel Centro Polivalente di via Fontana Vecchia». E’ quanto sostiene, il Garante della Regione Calabria per la tutela delle vittime di reato: l’avvocato Antonio Lomonaco.
«Lo sportello è animato da una psicologa, un’assistente sociale e, a richiesta, da una legale. Un grazie particolare al Centro Calabrese di Solidarietà per il prezioso servizio reso, anche in questo caso, in favore delle vittime di reato», chiosa il Garante.
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