COSENZA Si è discussa l’udienza di Riesame della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta nei confronti di Francesco Rango, uno dei due presunti responsabili del pestaggio ai danni di due persone, il titolare di un locale di Cosenza ed un addetto alla sicurezza, consumato il 28 aprile 2024. L’avvocato Antonio Quintieri legale di Rango, figlio di Maurizio Rango considerato capo storico dell’omonimo clan cosentino, ha richiesto di revocare la misura cautelare nei confronti del suo assistito. Sul caso hanno fatto luce i carabinieri di Cosenza, su richiesta della Dda di Catanzaro che ha coordinato le indagini. Il Tdl ha deciso di confermare la misura decisa, ed ha annullato per il capo B, ovvero l’accusa di aver colpito il titolare del locale «con pugni e schiaffi (…)».
All’interno del locale, nel tentativo di sedare una rissa tra due ragazze, un addetto alla sicurezza sarebbe stato aggredito da «quattro o cinque uomini». Stessa sorte sarebbe toccata al titolare del luogo ritrovo della movida cosentina. Quest’ultimo ha denunciato l’accaduto e raccontato i particolari del pestaggio. Informazioni utili alle indagini sono giunte anche dalle testimonianze rese da alcune persone presenti e dalle immagini catturate dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. (f.b.)
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