RENDE L’inaugurazione dell’anno accademico 2024/2025 dell’Unical prende il via con l’ingresso dei cortei accademici. Il Rettore Nicola Leone presenta un resoconto delle attività svolte nell’ultimo anno: caratterizzato da un intenso lavoro e grandi risultati conseguiti dall’Ateneo.
Il Rettore si sofferma, in particolare, sull’importanza del reclutamento di qualità e delle collaborazioni istituzionali per consolidare e rafforzare il ruolo dell’Unical per lo sviluppo del territorio. «E’ stato un anno straordinario, abbiamo ottenuto una serie di risultati davvero di alto livello. Credo che sia un anno forse irripetibile. Puntiamo a consolidare questi risultati e a fare possibilmente dei piccoli passi avanti sulla ricerca, sulla didattica, magari un ulteriore rafforzamento dell’offerta formativa e speriamo di progredire anche in questo importante progetto unica per la sanità», dice ai nostri microfoni il Rettore. Che aggiunge: «L’Università nel mio mandato si è molto aperta al territorio, lo fa a 360 gradi e l’impegno sulla sanità è parte di questa grande apertura. Stiamo profondendo grandi energie, stiamo attirando eccellenze mediche dall’Italia e anche dall’estero e speriamo di dare il nostro contributo per rafforzare la sanità calabresi». Un passaggio, il Magnifico Rettore dell’Unical lo dedica alle scuole di specializzazione. «E’ un risultato davvero straordinario perché avremo cinque scuole di specializzazione, ieri è stato reso noto anche il numero dei contratti statali assegnati, saranno quasi 30: questo vuol dire che a regime nei quattro anni avremo 120 specializzanti nelle nostre strutture, quindi 120 calabresi che potranno formarsi, diventare specialisti in Calabria e magari saranno più propensi a restare ed a svolgere questo importante ruolo».
Il professore Nicola Leone parla di passi in avanti ed è chiaro, anche alla luce delle dichiarazioni rese dal governatore Roberto Occhiuto stamane ai nostri microfoni sulla realizzazione dell’ospedale all’Unical, chiedere quali siano le sue sensazioni. «L’ospedale è un punto davvero molto importante, io spero che il Presidente acceleri nella realizzazione di questa opera che è davvero fondamentale per la nostra regione».
Il momento più atteso però è la lectio magistralis della professoressa Franca Melfi dal titolo Chirurgia digitale: nuove frontiere e prospettive. Figura di spicco nel panorama medico internazionale e attuale presidente della Società europea di chirurgia cardiotoracica, Melfi ha accettato di tornare nella sua terra trasferendosi dall’Università di Pisa all’Unical. Da ottobre insegnerà nel corso di Medicina e Chirurgia TD (Tecnologie digitali) e opererà all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.
«Bellissima, eccitante, entusiasmante. Sono tutti aggettivi che chiaramente di fatto mi hanno spinta a venire a Cosenza e a decidere di fare questo cambiamento di vita e chiaramente di profilo professionale. E’ una squadra che chiaramente vede in prima fila il nostro magnifico Rettore, il presidente Occhiuto, perché ho avuto modo di incontrarlo e mi hanno dato la spinta per venire a Cosenza», racconta Melfi ai nostri microfoni. Sull’apporto per la sanità calabrese, la professoressa è netta: «Credo che la sanità in generale e la qualità delle cure così come la qualità della vita dei nostri pazienti passi attraverso la tecnologia avanzata e quindi attraverso tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e i robot che sono il mio focus. Qui c’è come dire, il Dna, è un terreno fertile dove si possono sviluppare non soltanto ambiti di ricerca molto interessanti ma sarà sicuramente la chiave di volta per una qualità delle cure».
Franca Melfi ha avuto modo in queste settimane di interloquire con il presidente Occhiuto. «Quando ho conosciuto il presidente Occhiuto credo di aver avuto la percezione di una persona con una visione che non è localistica ma è una visione molto più ampia quindi credo che possa far bene alla Calabria». (redazione@corrierecal.it)
L’Unical “sorprende” la professoressa Melfi. «Affascinata dall’organizzazione e la competenza»
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