CATANZARO Sia pure al prezzo di diversi “no”, di fortissime tensioni e di divisioni la crisi al Comune di Catanzaro sembra sul punto di essere risolta. Il sindaco Nicola Fiorita ha convocato per questa mattina (ore 10.30) una conferenza stampa che secondo fonti qualificate servirà per annunciare la nuova Giunta dopo l’azzeramento della precedente per l’implosione della vecchia maggioranza composta dal centrosinistra e da un’area riconducibile al consigliere regionale di Forza Italia Antonello Talerico, che ha deciso di uscire dallo schieramento governativo. La nuova Giunta, la terza di questa consiliatura a guida Fiorita, avrà – per come già anticipato dal Corriere della Calabria – una maggiore connotazione politica di centrosinistra ma anche una forte componente tecnica, con metta prevalenza delle donne: tre assessori andranno al movimento di Fiorita, Cambiavento (gli uscenti Donatella Monteverdi e Nunzio Belcaro, e poi Pasquale Squillace, attuale capo gabinetto del sindaco), due al Pd (l’uscente Giusi Iemma e Irene Colosimo), il resto saranno tecnici d’area, tra questi la presidente del Movimento Donne Impresa di Confartigianato Giuliana Furrer, Vincenzo Costantino (che segue il progetto di candidatura di Catanzaro a capitale dell’arte contemporanea 2026), Luisa Lacava (attualmente componente del Nucleo di valutazione). Ancora da definire un’ultima postazione.
Un esecutivo frutto di un parto molto travagliato, soprattutto nelle ultime ore, nelle quali si sarebbe registrata una spaccatura all’interno del Pd cittadino, tra l’area riconducibile alla componente della direzione nazionale Jasmine Cristallo e quella del capogruppo dem Fabio Celia, una fibrillazione che avrebbe alimentato fortissimi malumori e messo a rischio le ultime trattative, alimentando anche le voci di possibili dimissioni di Fiorita. La nuova Giunta dovrebbe avere anche il sostegno di Azione, fino alla scorsa settimana all’opposizione ma ora più dialogante, anche se non ha optato per l’ingresso in Giunta, né ha espresso un nome d’area per un posto da assessore, decidendo per l’appoggio esterno alla nuova maggioranza. Restano però ancora diverse le incognite: la più seria riguarda i numeri a disposizione in Consiglio comunale, numeri secondo gli “analisti” comunque in bilico perché il centrosinistra non è autosufficiente e la pattuglia dei cosiddetti “responsabili” – essenzialmente i transfughi dall’area Talerico – è a sua volta estremamente frastagliata. (c. a.)
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