Crotone, sempre più complicati i rapporti tra “Stanchi dei soliti” e il sindaco Voce

CROTONE Si complicano sempre di più i rapporti tra il gruppo consiliare “Stanchi dei soliti” e il sindaco di Crotone, Vincenzo Voce. “Stanchi dei soliti”, con quattro consiglieri comunali, è il gruppo numericamente più rappresentativo nella massima assise della città pitagorica. Sino a qualche settimana fa i quattro consiglieri di questo gruppo erano stati tra i più fedeli sostenitori dell’amministrazione guidata da Voce.
Le cose sono cambiate quando il capogruppo, Igino Pingitore, ha deciso di chiedere la convocazione di una seduta aperta del Consiglio per determinarsi sulla controversa vicenda della bonifica. La richiesta, sottoscritta da dodici consiglieri, è stata depositata e, secondo quanto racconta Pingitore, da quel momento Voce e il presidente del consiglio comunale, Mario Megna, hanno messo in campo tutte le strategie per fare fallire l’iniziativa. Un comportamento che a Pingitore non sarebbe sfuggito e ieri con il suo gruppo ha deciso di mandare un messaggio politico al sindaco, disertando la seduta del consiglio comunale.
Sempre secondo Pingitore, il sindaco venuto a conoscenza dell’intenzione di Stanchi dei soliti, avrebbe chiamato tutti i rappresentanti della maggioranza per invitarli a non partecipare all’appello. In questo modo la seduta sarebbe slittata, in seconda convocazione, ad oggi e non ci sarebbero stati problemi di numero legale visto che il quorum richiesto sarebbe stato molto inferiore rispetto ad una seduta in prima convocazione. Oggi, al momento dell’appello, i presenti erano 21 e c’era anche Floriana Mungari del gruppo di Pingitore. Una presenza che era stata prevista, considerato che anche il capogruppo avrebbe dato il suo assenso. Al di là della presenza di Mungari il problema dei numeri torna ad essere pressante per il sindaco, visto che almeno tre rappresentanti di “Stanchi dei soliti” non sono più disponibili a garantire la presenza ed alzare la mano in maniera acritica.
Pingitore sostiene di non capire le ragioni del boicottaggio di Voce e Megna, visto che il suo obiettivo è quello di difendere gli interessi della città. Sul boicottaggio dice che, nonostante la richiesta di convocazione del consiglio aperto sia datata, ancora non sono partiti gli inviti per i 26 sindaci del territorio, per i parlamentari e i rappresentanti delle associazioni. Eppure la conferenza dei capigruppo su questo aspetto sarebbe stata chiara: gli inviti dovevano essere inviati dall’Ufficio del presidente del Consiglio. L’idea di Pingitore è quella fare approvare, dai rappresentanti istituzionali del territorio, dai parlamentari regionali e nazionali e dalle associazioni di categoria e altro, una proposta di legge da inviare alla valutazione della Regione.
Una proposta che salvaguardi la provincia di Crotone dalla realizzazione di nuove discariche e ampliamenti di quelle esistenti. Se l’amministrazione è contraria potrebbe spiegarne le ragioni ed evitare che un pezzo di maggioranza, alla fine, possa passare sul fronte dell’opposizione, come è successo per altri consiglieri eletti nelle liste di Voce. Pingitore sostiene di non gradire nemmeno il fatto che il sindaco stia sostituendo i consiglieri critici eletti nelle sue liste con quelli che aveva candidato Enzo Sculco e Forza Italia.