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Open Arms, Salvini: «Non patteggio, avanti fino alla Cassazione»

Il leader della Lega: ho difeso la sicurezza del mio paese e mantenuto una promessa

Pubblicato il: 17/09/2024 – 7:31
Open Arms, Salvini: «Non patteggio, avanti fino alla Cassazione»

ROMA “Io non patteggio, sono convinto di aver ragione e vado avanti fino in Cassazione”. Così il leader leghista Matteo Salvini, ospite di Quarta Repubblica su Rete 4, parlando del processo Open Ams a suo carico. Salvini l’ha chiarito rispetto alla scelta fatta da Giovanni Toti, ex governatore della Liguria. E ha ribadito: “No, non patteggio perché ritengo di aver difeso la sicurezza del mio paese e di aver mantenuto una promessa, da politico dissi ‘Votatemi e riduco gli sbarchi’.  “Io conto di essere assolto perché se il giudice legge gli atti e li confronta con quanto fatto da altri ministri e con il diritto nazionale e internazionale..allora cambi ..Noi stavamo aspettando che altri Paesi intervenissero per la redistribuzione..”.  “Ma io non mollo di un centimetro, non mi fermo. Sono serenamente e pacificamente incazzato”. “Mi sembra evidente”, ha ripetuto Salvini sul fatto che l’attuale esecutivo sia sott’attacco, anche attraverso il processo nei suoi confronti o il caso dell’ex ministro Sangiuliano. E riferendosi alle opposizioni ha spiegato: “Siccome non ci riescono alle elezioni (le abbiamo vinte tutte tranne una), loro pensavano allo spread in crescita e invece scende, pensavano alla disoccupazione..aumentano i risparmi.. Quindi, dicono: ‘questi se vanno avanti così, non ce li togliamo più”. E alla domanda di Porro se crede che l’attacco abbia una regia, il vicepremier ha risposto: “Non ci sono registi occulti” ma “penso che ci sia il solito sistema” citando poi “un modo di fare politica di Pd, M5s e Renzi che non è il mio, perché io non godo e non rido delle accuse altrui”. “Questo è un processo politico e contro il governo”. Alla domanda del conduttore Nicola Porro se davvero pensa che il bersaglio sia il governo Meloni, Salvini ha confermato: “Sì, stanno provando in ogni maniera a mettere in difficoltà questo governo”, senza esito finora e quindi “attacchiamo Salvini”. “Nell’immediato no” risponde il leader leghista Matteo Salvini alla domanda se ci saranno conseguenze per il governo, qualora venisse condannato. E ha aggiunto: “Se mi condannano poi ci sarà l’appello, non ci sono conseguenze, ci sarà un precedente pericoloso ma non per Salvini, io ho le spalle larghe..”. Quindi ha ribadito: “Se mi condannassero nei tre gradi, io finisco in carcere per almeno 2 anni. Mi spiacerebbe per i mei figli, per la mia compagna e la mia famiglia”. 

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