SIDERNO L’impatto che la legge dell’Autonomia differenziata avrà sul settore agricolo, le emergenze che riguardano gli allevamenti con la diffusione di malattie come “Bluetongue” (lingua blu) e Tbc, i cambiamenti climatici che portano al fenomeno della siccità. Questi i temi affrontati nel corso dell’incontro organizzato dal Circolo del Partito Democratico di Siderno dal titolo “Verso il Patto per la Locride. Le categorie, le associazioni e i produttori si confrontano con le proposte del Pd per l’agricoltura”. Al secondo appuntamento dell’Autunno Militante a Siderno hanno partecipato Stefano Vaccari, Capogruppo Pd Commissione Agricoltura, Angelo Politi, direttore regionale Confagricoltura Calabria, Nicola Irto, segretario regionale Pd, Francesco Macrì, presidente Gal Terre Locridee, Mariateresa Fragomeni, sindaco di Siderno e dirigente nazionale del Pd.
«Serve davvero mettere insieme le energie migliori per proporre un progetto di rilancio di questo territorio, serve un investimento importante. Il Governo Meloni non ha assunto nessun impegno, dopo due anni, per la Calabria, men che meno per la Locride. Per questo serve mettere assieme le urgenze e le emergenze di questa terra e attorno a un patto vero sociale, di sviluppo, infrastrutturale raccoglierle e sfidare il governo regionale e nazionale», ha detto il senatore dem Irto.
«E’ un’occasione importante per la costruzione di questo “Patto la Locride” che la sindaca e il circolo ha lanciato nelle settimane scorse, partendo da quello che è uno dei settori economici per la Calabria più importanti, quello dell’agricoltura e della zootecnia», ha spiegato Stefano Vaccari Capogruppo Pd in Commissione Agricoltura. «Proprio in questi giorni, – ha aggiunto – noi come gruppo alla Camera abbiamo ascoltato tutte le associazioni di categoria agricole, le imprese e le associazioni delle imprese della zootecnia italiana, proprio per dare voce alle valutazioni su come il Governo sta affrontando il tema della PSA (Peste suina africana), della lingua blu, della brucellosi e abbiamo una grandissima preoccupazione rispetto all’inefficacia delle misure che sono state adottate fino adesso, nominare dei commissari non basta a risolvere il problema, servono misure, azioni, risorse per indennizzare gli allevatori colpiti, servono risposte strutturali che questo Governo anche su altre questioni non ha ancora saputo».
«L’Autonomia differenziata in qualche modo impatterà su tutto quello che sono i settori economici della nostra regione e l’agricoltura è uno dei settori importanti, il settore primario della nostra regione sia in termini di occupazione, di export dei prodotti agroalimentari oltre che di Pil sul sistema economico regionale», ha spiegato Angelo Politi, direttore regionale Confagricoltura Calabria che ha parlato anche del fenomeno dei cambiamenti climatici e della siccità: «La Calabria non ha un problema di acqua. È vero che ci sono stati quasi 10 mesi di mancata pioggia in alcune realtà, gli invasi sono ridotti in termini di gestione dell’acqua, però dobbiamo dire anche che noi abbiamo, particolarmente la provincia di Reggio Calabria, tre dighe: la Diga di Galatro, la Diga del Lordo, la Liga del Menta. Quindi il problema di acqua non c’è, il problema delle precipitazioni, dei cambiamenti climatici è un problema che stiamo in qualche modo attenzionando e stiamo facendo una riflessione sulla sostenibilità delle coltivazioni che andiamo a finanziare».
Tra i temi l’emergenza che riguarda la diffusione della lingua blu, mentre la Regione Calabria fa sapere di aver messo in atto una serie di attività destinate a fermare l’espansione del contagio. «La lingua blu che è l’ultima epizoozia emersa e che ha colpito già quasi 100 allevamenti tra la provincia di Crotone, in modo particolare, e tre almeno sono i focolai su Reggio Calabria. E poi abbiamo anche una epizoozia riguardante la TBC sul settore bovino. Stiamo lavorando con la Regione e stiamo aspettando che la sanità faccia un decreto di calamità per quanto riguarda la lingua blu, la “Bluetong” per poter in qualche modo intervenire sul settore agricolo, per dare ristoro alle aziende che hanno subito l’abbattimento quasi del 50% del patrimonio ovicaprino. Ogni giorno che passa è un danno per le aziende», ha spiegato Politi che ha parlato di un incontro con l’assessore regionale Gianluca Gallo e con il direttore generale della sanità veterinaria Calabrò.
«Le azioni utili a fronteggiare l’emergenza – fa sapere la Regione in una nota – sono state definite e rese operative nel corso della riunione, svoltasi giovedì pomeriggio in Cittadella, su iniziativa dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, presenti i direttori generali dei Dipartimenti Agricoltura e Salute, rispettivamente Giuseppe Iiritano e Tommaso Calabrò, e con loro il commissario dell’Asp di Crotone, Antonio Brambilla. Alla disamina della situazione, che sta interessando anche altre aree d’Italia ed è oggetto di attenzioni anche da parte del Governo, ha fatto seguito il varo di una serie di attività destinate a fermare l’espansione del contagio ed a ricostituire il patrimonio zootecnico, fortemente segnato dall’avanzare della malattia. In cima all’elenco, gli interventi mirati di carattere sanitario che già a partire dalle prossime ore saranno posti in essere dal Servizio Veterinario dell’Asp, di concerto con i Dipartimenti Agricoltura e Salute e l’Associazione regionale degli allevatori. Contestualmente, si darà corso alle procedure necessarie a far sì che attraverso una specifica delibera di giunta regionale, da adottarsi a breve, vengano stanziate le risorse utili a consentire agli allevatori di procedere ad attività di disinfestazione anche all’interno degli ovili, oltre che a garantire un indennizzo per i capi perduti. Ancora: nel mentre – si legge infine nella nota – l’Asp procederà all’acquisto e somministrazione dei vaccini destinati a rallentare, in chiave preventiva, il propagarsi dell’epidemia, si darà seguito alle procedure propedeutiche alla dichiarazione di emergenza sanitaria, per dare così sostanza e concretezza, nel più breve tempo possibile, alla ricostituzione del patrimonio zootecnico». (m.r.)
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