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Il Pd punta il futuro, anche elettorale. Irto: «Costruiamo un campo alternativo al centrodestra»

Il segretario dem apre la festa regionale dell’Unità. Tra i temi autonomia, alleanze, aree interne con gli Stati generali a ottobre con la Schlein

Pubblicato il: 20/09/2024 – 18:46
Il Pd punta il futuro, anche elettorale. Irto: «Costruiamo un campo alternativo al centrodestra»

TAVERNA Il no all’autonomia differenziata, le alleanze e la lotta per le aree urbane con gli Stati generali a ottobre in Calabria con la Schlein. Questi i temi sul tavolo della festa regionale dell’Unità del Pd, aperta dal segretario dem Nicola Irto a Taverna, in provincia di Catanzaro. «Negli ultimi due anni – ha ricordato Irto – vin Calabria abbiamo vinto nei Comuni sopra i 15.000 abitanti, siamo soddisfatti ma non vogliamo fermarci, dobbiamo andare avanti, bisogna costruire un campo alternativo al centrodestra per il governo nazionale e per il governo regionale, perché hanno dimostrato di essere lontani dai bisogni e dalle speranze dei calabresi, soprattutto il governo regionale».

L’autonomia differenziata

Primo tema sotto i riflettori il no all’autonomia differenziata: per Irto la “frenata” del governo di centrodestra lascia il tempo che trova nel senso che «ci potevano pensare prima, ma meglio tardi che mai. L’autonomia differenziata è un disastro ma l’hanno votata compresa Forza Italia. Forse adesso hanno capito che si sono messi controvento e, vista la nostra mobilitazione e la raccolta delle firme contro l’autonomia differenziata, adesso provano a fare marcia indietro. Comunque, noi chiediamo che il Governo si fermi, perché è inaccettabile pensare che si spacchi il Paese con l’autonomia differenziata. Segnalo che qualche ora fa il ministero della Salute aveva bloccato i vaccini per la bronchiolite nelle Regioni sotto piano di rientro, quindi anche in Calabria bisognava pagarli a differenza di altre regioni: è il segnale che il governo Meloni non vuole l’unità del paese, ma vuole spaccare l’Italia con l’autonomia differenziata e con tanti altri provvedimenti. Tornando all’autonomia differenziata – ha rilevato il segretario del Pd calabrese – vanno definiti i Lep, ma soprattutto non bisogna entrare nell’inganno di dire che alcune regioni come il Veneto chiedono le materie non Lep, perché le materie non Lep comunque costano, e il governo non ha previsto una copertura economica. L’autonomia differenziata fa acqua da tutte le parti. Ora per noi inizierà una lunga marcia politica nella società italiana, tra i cittadini, per spiegare il dramma di questo progetto». Critiche poi al presidente della Regione Roberto Occhiuto, che – spiega Irto – «si è nascosto dall’inizio, anzi ha votato a favore di questo stesso testo nella conferenza Stato-Regioni, e il suo partito l’ha votato in Parlamento. Quando ha capito che è scattata una scintilla, che si è iniziato a raccogliere tantissime firme, è iniziato un percorso trasversale di cittadini che hanno votato anche il centrodestra, che si sono mobilitati. Davanti a questa mobilitazione Occhiuto ha iniziato a prendere delle distanze i giorni dispari, i giorni pari però continua a essere un fedele sostenitore del governo nazionale e quindi un nemico del Sud e della Calabria».

Gli Stati generali delle aree urbane in Calabria

Il prossimo step a Mormanno, con gli Stati generali delle aree interne nella prima decade di ottobre, con la probabile presenza della leader nazionale del Pd Elly Schlein. «C’è un Pd – ha rimarcato Irto – che non si vuole nascondere nelle comode aree urbane, sarebbe troppo facile. Non a caso facciamo questa festa regionale dell’Unità a Taverna, un luogo straordinario, la città di Mattia Preti e soprattutto un’area interna della nostra regione. Continueremo ovviamente a lavorare nelle aree urbane ma la sfida prioritaria è quella delle aree interne: discutere con i sindaci, con gli amministratori, con i portatori di interesse, perché la Calabria può resistere e può avere un futuro se ripartono le aree interne. Il 70% della nostra regione è rappresentato da aree interne, se muoiono quelle muore la Calabria, quindi – ha sostenuto il segretario del Pd Calabria – facciamo un investimento politico mettendoci faccia, sudore e fatica. Il Pd nazionale ha spinto molto affinché in Calabria si potesse tenere questo evento, che sarà un evento centrale proprio nella linea del Pd»,

L’orizzonte delle Amministrative

Nell’orizzonte del Pd anche le future elezioni amministrative, che in Calabria in prima battuta riguarderanno importanti città come Lamezia Terme, Reggio Calabria, Rende: «Negli ultimi due anni in Calabria abbiamo vinto nei Comuni sopra i 15.000 abitanti, siamo soddisfatti ma non vogliamo fermarci, dobbiamo andare avanti, bisogna costruire un campo alternativo al centrodestra per il governo nazionale e per il governo regionale, perché hanno dimostrato di essere lontani dai bisogni e dalle speranze dei calabresi. Soprattutto l’ha dimostrato il governo regionale di centrodestra: non c’è un provvedimento utile, non ci sono cose concrete, c’è solo comunicazione ipertrofica del presidente della Regione, ma nulla per le aree interne, per la sanità calabrese, per la sanità di montagna. Non c’è un percorso di sviluppo di questa regione. La destra governa la Regione da quasi cinque anni e ma tutti gli indicatori dicono che la Calabria è andata indietro e non avanti. Il Pd – ha concluso Irto – vuole raccogliere tutte le forze che insieme a noi vogliono costruire un’alternativa e un progetto di rilancio della Calabria». (a. c.)

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