«Congratulazioni alla Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, guidata dal procuratore Vincenzo Capomolla, e ai carabinieri del Comando provinciale di Crotone che, con l’operazione Sahel, hanno stroncato il tentativo di un clan emergente di Cutro di affermare la propria egemonia sul territorio. Un’indagine che ha svelato tra l’altro l’attività estorsiva della consorteria e un traffico di droga sulla direttrice Cutro-Catanzaro-Cosenza, e ha fatto emergere ancora una volta il ruolo criminale delle donne di ‘ndrangheta». È quanto afferma Wanda Ferro, deputata calabrese di Fratelli d’Italia e sottosegretario all’Interno, commentando il blitz “Sahel” che oggi ha portato all’arresto di 22 persone e all’emissione di 31 misure cautelari.
«L’indagine – ha detto ancora Wanda Ferro – ha dimostrato tra l’altro la capacità dell’Arma, attraverso la sua capillarità e l’attenta e costante attività di controllo del territorio, di monitorare in tempo reale le dinamiche criminali e intervenire tempestivamente con l’azione di contrasto. Emerge purtroppo ancora una volta la scarsa disponibilità alla collaborazione delle vittime di estorsione nel periodo storico interessato dall’attività di indagine, ma anche una crescente fiducia nelle istituzioni che si è diffusa nella comunità negli ultimi anni – che si è tradotta in maggiori denunce e manifestazioni di piazza prima impensabili in determinate realtà – grazie al successo delle numerose operazioni anti’ndrangheta e, ritengo, anche all’impegno di un governo che cerca di sostenere con adeguati uomini e mezzi il lavoro di magistratura e forze dell’ordine».
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